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Agenzie e privacy/6
Gabriele Milani, Fto
e l’utilità del registro
dei trattamenti

di Francesco Zucco

In questa puntata dell’inchiesta dedicata al Gdrp, TTG Italia affronta il tema del registro dei trattamenti: uno strumento che, secondo il direttore di Fto Gabriele Milani, può essere utile anche nei casi in cui non è obbligatorio.

Basta appiattire il dibattito sullo spauracchio delle multe. Nel Gdpr c’è di più. Gabriele Milani (nella foto), direttore di Fto, interviene nella discussione sull’imminente cambio di norme riguardanti la privacy e sottolinea: “Non bisogna partire dalla minaccia delle sanzioni. Il regolamento prende le mosse dalla tutela del dato della persona. Quello che chiede è il rispetto degli individui. Ed è una cosa che riguarda chiunque: anche noi tutti abbiamo i nostri dati in circolazione”.

Intanto, la data del 25 maggio si avvicina rapidamente e, per far fronte alla scadenza, Fto ha messo in atto una serie di iniziative per “dare un aiuto concreto alle agenzie di viaggi”, precisa Milani. “Il nostro impegno riguarda innanzitutto la formazione, anche con convegni aperti a tutte le agenzie. Inoltre, abbiamo programmato una serie di webinar”. Ma non solo: “Vogliamo offrire una base di strumenti per le agenzie di viaggi, riguardanti anche la documentazione”

Il registro dei trattamenti
Un esempio è il famoso registro dei trattamenti. “Che, anche nel caso in cui non sia obbligatorio, può comunque costituire un ‘metodo’ per la privacy - afferma Milani -. Chiedersi quali dati tratto, come li raccolgo, per quanto tempo li conservo può aiutare anche le realtà che non sono tenute all’obbligo del registro”.

Sempre riguardo al documentazione, Fto interviene anche per quanto riguarda l’informativa al cliente e “le lettere di incarico ai professionisti, ad esempio per chi ha dipendenti e si serve di una società per le buste paga” spiega Milani.

Ma, a livello di Federazione, si sta lavorando anche su altri fronti, ad esempio quello dei rapporti con le assicurazioni e i gds “e il fatto di avere queste due realtà tra gli associati ci sta sicuramente aiutando”. Inoltre, “siamo contattando i principali gestionali per raccogliere informazioni su come stanno affrontando il tema”.

Sul nodo privacy, dunque, Fto ha voluto mettere in atto “un approccio a 360 gradi”, ponendosi come obiettivo in questa prima fase “di non scaricare oneri sulle agenzie di viaggi”. I servizi, dunque, verranno forniti dall’associazione, senza costi aggiuntivi.

LE PUNTATE PRECEDENTI DELL’INCHIESTA:

1 - Geo, allarme sui costi

2 - Birondi, Uvet: “Bene il Gdpr, se vale per tutti”

3 - Gdpr: Travel Advisor lancia il servizio per gestire i consensi

4 - Cos’è l’accountability: la parola chiave per capire il Gdpr

5 - Welcome Travel: non solo documenti, ora serve formazione

Leggi anche: privacy, Fto
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