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Arriva Lola Works
L'agente virtuale
per il business travel

di Rita Pucci

Quando debuttò nel 2015 fece abbastanza scalpore, Lola, l’agente di viaggi virtuale. Ma oggi, in un 2018 in cui se hai un’impresa del turismo e non guardi all’Artificial Intelligence sei ‘out’, il fatto che un agente di viaggi che di fatto non esiste o che, se vogliamo intenderla così, ha mille facce e mille voci ed è dotato del dono dell’ubiquità, si butti nel segmento del business travel dovrebbe lasciare meno stupefatti. Dovrebbe.

Come funziona Lola Works
Si chiama Lola Works la nuova branca nata dall’app Lola – il cui acronimo sta per Longitudine e Latitudine – che ora si dedica al segmento dei viaggi d’affari.

Un settore che si sa, è più delicato del leisure perché soggetto a variabili maggiori, a un grado di flessibilità decisamente più alto e che in molti casi deve saper mettere insieme non solo le esigenze di spostamento e pernottamento, ma a vokte anche saper integrare lo svolgimento di un evento, movimentando talvolta grandi gruppi.

Eppure la creatura di Paul English, ex fondatore del metamotore Kayak, ha deciso di fare il balzo. La piattaforma Lola Works offre ai travel manager delle pmi strumenti di controllo finanziario e gestionale, traccia i movimenti dei singoli dipendenti e monitora sia i percorsi di viaggio sia il costo trasferte; inoltre gestisce i vari programmi fedeltà e consente di effettuare operazioni anche al di fuori della travel policy aziendale.

La sfida all’agente di viaggi tradizionalmente inteso è lanciata. O forse no.

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