Ultimo aggiornamento alle 08:02
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L’Europa cambia
le regole sui visti:
procedure più veloci
ma costi più alti

Modifiche in arrivo per i permessi di ingresso nella Ue: la Commissione ha proposto nuove regole per il codice dei visti, che consentiranno di rendere più facile per i viaggiatori in regola ottenere un visto per recarsi in Europa, agevolando così il turismo, il commercio e gli affari.
Unica pecca, il visto per entrare in Europa aumenterà da 60 a 80 euro.

Le modifiche proposte costituiscono il primo passo della riforma della politica comune dei visti dell'Ue; nella primavera di quest'anno saranno seguite da una proposta di aggiornamento del sistema di informazione visti ed entro al fine dell’anno da uno studio di fattibilità su come digitalizzare completamente il processo di domanda.

Nella sostanza, le nuove regole prevedono:
1. Procedure più veloci e più flessibili. Il termine per la decisione su una domanda di visto sarà ridotto da 15 a 10 giorni. I viaggiatori potranno presentare la domanda fino a 6 mesi in anticipo rispetto al viaggio previsto, invece che con gli attuali 3 mesi di anticipo, e potranno compilare e firmare la domanda per via elettronica.

2. Visti per ingressi multipli con un periodo di validità più lungo. I visti per ingressi multipli saranno disciplinati da norme armonizzate per prevenire meglio il fenomeno del "visa shopping" e per consentire agli Stati membri e a chi viaggia di frequente di ridurre i costi e risparmiare tempo. La periodicità aumenterà da 1 a 5 anni di durata gradualmente.

3. Visti per soggiorni di breve durata alle frontiere esterne. Per favorire i viaggi turistici di breve durata, gli Stati membri saranno autorizzati a rilasciare visti per un solo ingresso direttamente alle frontiere esterne terrestri e marittime. Questi visti saranno validi per soggiorni di non più di 7 giorni, unicamente nello Stato membro di rilascio.

4. Risorse aggiuntive per rafforzare la sicurezza. Sarà introdotto un aumento dei diritti di visto (da 60 a 80 euro), che non aumentano dal 2006. Questo aumento è destinato a permettere agli Stati membri di mantenere al livello adeguato il personale consolare in tutto il mondo, per garantire un rafforzamento dei controlli di sicurezza e un aggiornamento dell'attrezzatura informatica e del software.

"Ogni anno milioni di viaggiatori visitano l'Ue, alimentando la nostra industria dei viaggi e del turismo – dice Dimitris Avramopoulos, commissario per la migrazione, gli affari interni e la cittadinanza -. Le riforme che proponiamo permetteranno ai viaggiatori di ottenere un visto più facilmente e più rapidamente, e al contempo potenzieranno le norme in materia di sicurezza”.

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