Ultimo aggiornamento alle 08:32
|

Fisco, redditometro e studi di settore: molta fatica per nulla

Sono adempimenti che richiedono ore e ore di lavoro ai contribuenti italiani. Ma, a quanto sembra, non sono così efficaci come si pensava e sarebbero persino stati accantonati dal Fisco. Redditometro e studi di settore (ovvero i due metodi statistici utilizzati per scovare gli evasori fiscali) non sarebbero al centro delle strategie dell’Agenzia delle Entrate per la lotta al nero.

Al contrario, secondo quanto riporta ilsole24ore.com, fornirebbero anche risultati limitati. Nel 2016, ad esempio, gli accertamenti da redditometro hanno fatto incassare 2 milioni di euro. Poco o niente, in confronto ai 19 miliardi che le Entrate volevano ricavare dalla lotta all’evasione.

Il redditometro, insomma, sembra quasi caduto in disuso. Gli scarsi risultati sembrerebbero infatti da attribuire soprattutto a un mancato utilizzo dello strumento, che avrebbe un rapporto costi-benefici non così soddisfacente.

Per gli studi di settore, basta riportare un dato: il 28,2% dei contribuenti soggetti agli studi non si adegua ai ricavi presunti dal software Gerico. E le Entrate, a quanto risulta, preferiscono spesso utilizzare altre forme di accertamento. Intanto, gli studi di settore si preparano ad andare in pensione: il prossimo gennaio, infatti, dovrebbero debuttare ufficialmente gli Isa.

Leggi anche: Fisco
/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi