Ultimo aggiornamento alle 08:35
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Arrivano le agenzie Coop

di Rita Pucci

In Francia ci sono le Carrefour Voyages, in Spagna le adv El Corte Inglés. E in Italia, dal prossimo anno, toccherà invece alla Coop dare il via all’integrazione tra grande distribuzione organizzata e agenzie, con il progetto Coop Viaggi. Un nuovo network legato al marchio di gdo che partirà dal 2017, a seguito della fusione tra Robintur e Nuova Planetario, il cui atto è stato firmato proprio nei giorni scorsi.

Tutti i dettagli su Coop Viaggi
“L’operazione Coop Viaggi è solo uno dei tanti progetti a cui stiamo lavorando e che contiamo di portare a regime nel prossimo anno – spiega a TTG Italia Claudio Passuti, direttore generale di Robintur Spa, la realtà in cui va a confluire tutta l’attività di Nuova Planetario, e già vicepresidente di Robintur e presidente di Egocentro e Robintur Travel Partner -. Siamo consapevoli di essere una realtà peculiare nello scenario di mercato attuale, con 90 punti vendita di proprietà, personale dipendente e oltre 200 affiliati”.

Una struttura che il manager intende valorizzare al massimo, pur essendo conscio del fatto che si tratta di una sfida non da poco: “In uno scenario di crisi in cui sappiamo che il numero di agenzie sul territorio a livello generale potrà ridursi ancora dell’ordine di un paio di migliaia di punti vendita nei prossimi anni – è la premessa di Passuti –, l’intento è quello di mettere a valore la nostra peculiarità. E sappiamo di parlare a un potenziale di 4 milioni di interlocutori, poiché il target principale di azione sarà dedicato ai soci Coop”.

Economie di scala e priorità ai soci
Uno dei fattori caratterizzanti della nuova realtà risiede nelle dimensioni del gruppo, e di conseguenza , come si legge nella nota che ufficializza la fusione tra Robintur e Nuova Planetario, “la sua forza contrattuale, le sinergie e le economie di scala che potrà generare".

Una delle linee guida di sviluppo dell’operazione Coop Viaggi, infatti, “sarà proprio quella di offrire ai soci delle promozioni e dei prodotti selezionati”, cercando di trarre ispirazione anche dai modelli che arrivano dall’estero. “Abbiamo condotto delle analisi per comprendere la compenetrazione tra gdo e agenzie di viaggi di casi stranieri – spiega il d.g. – e vogliamo applicare al mercato italiano indicazioni e stimoli che derivano da altri Paesi”.

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