Tante soluzioni sul mercato, ma ancora troppi nodi da sciogliere. La nuova normativa sul fondo di garanzia ha portato al proliferare sul mercato delle proposte di network, assicurazioni e associazioni di categoria, ma sono ancora pochi gli agenti che si sono messi in regola. "Le adv hanno a disposizione tante formule diverse - spiega Christian Garrone, a.d. di Insurance 4 Travel -, ma non è sempre facile scegliere".
Sei regole per scegliere meglio
Secondo Garrone, sono 6 i focus principali su cui un agente dovrebbe focalizzare l'attenzione prima di sottoscrivere una polizza.
"Innanzitutto - esordisce -, cerchiamo di capire se il soggetto che ci garantisce ha un'esperienza specifica nella gestione del rischio". Il secondo punto è individuare "che patrimonio ha - continua l'esperto -, perché a volte può succedere che sia vuoto o controgarantito da altri soggetti, rischiando un meccanismo di scatole cinesi".
Nel valutare la convenienza di una polizza, è bene anche "chiedersi se ci siano dei costi preliminari di valutazione e se i costi di gestione siano fissi o variabili" sottolinea Garrone.
Attenzione al massimale
Aspetto tra i più importanti è, quindi, quello del massimale. "Spesso, le polizze propongono un massimale aggregato - avvisa -, ossia destinato a tutti gli assicurati. Cerchiamo di capire se è sufficiente o potrebbe esaurirsi, parametrandolo con il numero di iscritti a quel fondo di garanzia".
Fallimento e insolvenza: le differenze
Ultimo nodo importante da sciogliere è la differenza tra fallimento e insolvenza. "Solo il 20 per cento delle adv italiane può fallire - rivela l'esperto - perché devono esserci dei requisiti oggettivi, come ricavi superiori a 200mila euro". Tuttavia, in assenza di un decreto attuativo, "anche i fondi che erogano la prestazione solo in caso di fallimento delle agenzie sono ritenuti legali - sottolinea Garrone -, ma magari, in futuro, potrebbero essere considerati irregolari".