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Venezia, nascono gli itinerari alternativi nel Ghetto

di Cristina Peroglio

Si chiama Venezia beyond the Ghetto e promette di portare i turisti a scoprire la città della Laguna da un punto di vista nuovo.

Venezia beyond the Ghetto è un progetto nato quest’anno, 500esimo anniversario della creazione del Ghetto di Venezia, e avrà durata triennale: dal 2016 al 2018 molte saranno le iniziative, istituzionali, culturali e leisure che andranno sotto l’ombrello della riscoperta della cultura ebraica di Venezia.  

“Una di queste iniziative – spiega a TTG Italia Davide Federici, responsabile del progetto – è quella che lanciamo a partire da domenica 5 giugno e che proseguirà tutte le domeniche fino ad ottobre: si tratta di itinerari alla scoperta del Ghetto che permetteranno da un lato un approccio più consapevole alla cultura, alle tradizioni e anche all’enogastronomia ebraico-veneziana, dall’altro di scoprire una Venezia alternativa e meno battuta dai flussi turistici di massa”. Il Ghetto di Venezia è collocato nel sestiere di Canareggio, fra la stazione e piazza San Marco, lontano però dai flussi turistici di massa.

L’idea è quella di proporre i nuovi itinerari, che comprendono il museo ebraico, la visita esclusiva a 3 delle 5 sinagoghe della città e al ‘Banco Rosso’, il primo banco dei pegni mai realizzato, nonché una apericena con vino Kosher e prodotti dell’enogastronomia ebraico-veneziana, a gruppi precostituiti di massimo 30 persone. Il progetto è realizzato in collaborazione con Venezia Eventi.

“Ci interessa proporre questi itinerari ad agenzie di viaggi, hotel, tour operator, crocieristi, ossia a tutti gli attori del turismo che programmano Venezia – dice Federici -. Intanto, stiamo realizzando un tour dedicato al corporate per una grande azienda della zona”.

Le visite si svolgono in italiano e inglese “me nel caso di gruppi che parlano altre lingue, riusciamo ad organizzare senza difficoltà”.

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