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Personal Travel Agent
Il progetto Musement
a caccia di spazi

di Oriana Davini

C'è un nuovo player nella corsa alla conquista delle agenzie di viaggi: Musement alza il tiro e annuncia di voler diventare un interlocutore importante sul mercato, con una propria rete di agenti pronta a farsi spazio nel segmento b2b.

La startup italiana dall'inizio dell'anno sta lavorando al progetto dei Personal Travel Agent, una rete di agenti senza punto vendita fisico ma con una grande esperienza alle spalle che, almeno nei progetti iniziali, sarebbero dovuti essere una trentina entro la fine del 2016. Ora però, spiega a TTG Italia il ceo Alessandro Petazzi, l'obiettivo si è spostato un po' più in là: "Da febbraio ad oggi abbiamo già selezionato venti professionisti". Di conseguenza, "le nostre stime per fine anno sono più che raddoppiate: essendo nati come un'azienda digitale, abbiamo meno costi fissi e più risorse da investire dove crediamo valga la pena".

La posta in gioco è importante: "Parliamo di un trend destinato a diventare molto forte, perché oggi avere una propria agenzia costa molto. Tant'è vero che negli Stati Uniti progetti di questo tipo hanno già uno share di mercato del 30 per cento".

La strategia di Musement, che richiede una fee d'ingresso "bassa, perché vogliamo prendere i migliori senza lucrare su di loro", è basata su due step: fornire gli strumenti per vendere ai clienti storici del singolo adv, quindi aiutarli ad ampliare il target. "Sulla nostra piattaforma trovano quello che non sono abituati a vendere e che altrove non c'è, ovvero il prodotto Musement, ma anche voli, hotel e pacchetti, tutto commissionabile".

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