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Google Destinations: Vanity Fair risponde alle agenzie di viaggi

Dopo la bufera scatenata dagli agenti di viaggi in seguito al post su Facebook con cui il settimanale Vanity Fair annunciata il lancio di Google Destinations, è la stessa testata a intervenire sul social network per gettare acqua sul fuoco.

Con un post in riposta a uno dei tanti dettaglianti che hanno scritto per sottolineare l’importanza dell’intermediazione, l’account ufficiale di Vanity Fair ha affermato: “Quello pubblicato sul nostro sito è un articolo che mira semplicemente a presentare il nuovo strumento messo a punto da Google, ma non vuole esprimere nessuna preferenza, né tantomeno vuole esortare ad abbandonare le agenzie di viaggi”. E ha aggiunto: “Il breve lancio di testo su Facebook, probabilmente, si prestava a una lettura che, in modo del tutto involontario, non rappresenta la nostra posizione”.

L’account del settimanale ha precisato inoltre: “Siamo noi i primi a viaggiare e, soprattutto, a lavorare affidandoci alla competenza delle agenzie e dei migliori tour operator, la cui professionalità risulta fondamentale e in molti casi irrinunciabile”.

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