Ultimo aggiornamento alle 14:13
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Google respinge le accuse dell’Antitrust Ue: le conseguenze per il turismo

di Francesco Zucco

La vicenda sembrerebbe non aver nulla a che vedere con il turismo e la vendita di biglietti aerei, hotel, viaggi e vacanze. Ma potrebbe non essere così.

La dura risposta pubblicata da Google e ripresa da ilsole24ore.com all’Antitrust europeo potrebbe decidere almeno in parte le sorti della vendita dei viaggi, soprattutto online, nei prossimi anni.

Questa, in sostanza, la vicenda: l’Autorità europea per la concorrenza aveva accusato Big G di abusare della propria posizione dominante nel Vecchio Continente, dando maggiore risalto ai propri servizi rispetto a quelli della concorrenza all’interno delle pagine dei risultati generate dalle ricerche degli utenti. Nulla di tutto ciò, afferma Google, che rispedisce al mittente le accuse, sostenendo invece di aver contribuito a incrementare il traffico anche portali ‘rivali’.

La replica del colosso di Mountain View è lunga e articolata e, almeno per gli addetti ai lavori, vale la pena di essere letta per intero.

Ma il discorso che qui si vuole affrontare è diverso. Google al momento si è appena affacciato al mondo del turismo: ma questo non vuol dire che il settore non gli interessi e che, in un futuro non troppo lontano, non possa incrementare gli investimenti su questo segmento.

La battaglia, a questo punto, diventerebbe serratissima: il web ha già i suoi giganti del settore (inutile in questa sede farne i nomi) ma Google è un vero e proprio colosso, con una potenza di fuoco non indifferente.  Se entrasse nell’arena, gli equilibri potrebbero cambiare drasticamente.

Ma la vicenda che vede contrapporsi Big G e l’Antitrust sembra ancora lontana da una soluzione. Non resta che aspettare la conclusione della vicenda. E capire quali e quante conseguenze avrà sul turismo.

Leggi anche: Antitrust, Ue, Google
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