Ultimo aggiornamento alle 10:31
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“Agenti, ecco perché
gli operatori online
fanno il vostro gioco”

di Francesco Zucco

Un nuovo player cerca di sbarcare sul mercato dei viaggi online? A festeggiare dovrebbero essere proprio le agenzie. È questa la tesi di Andrea Elestici, industry leader di Netcomm Travel. E, visto che l’ecommerce e la tecnologia sono il suo pane quotidiano, si spinge ad affermare: "I dettaglianti non dovrebbero contrastare chi inizia a vendere online. Perché va a loro vantaggio".

Può sembrare un paradosso. Ma, secondo le dinamiche analizzate da Elestici, non lo è.

Partendo dall’assunto che le concorrenti della distribuzione fisica sono le grandi agenzie online (un settore che, ormai, gira intorno a una piccola schiera di big player), i nuovi ingressi nel settore dell’ecommerce andrebbero proprio a contrastare quei meccanismi che hanno consentito la concentrazione.

"Prendiamo ad esempio il costo delle campagne AdWords (il sistema di promozione su Google, ndr): parlando di turismo e di viaggi, ritengo che i costi siano tenuti alti da un sistema domanda-offerta che riesce ad escludere i player minori". Detto in altri termini, la promozione sul principale canale di ricerca online ha un costo tale da risultare proibitivo per le piccole aziende.  

Anche perché, sottolinea Elestici, "se a Google dovessero mancare gli incassi da AdWords per il settore turismo, non avrebbe problemi a sostituirsi alle Olta e diventare lui stesso un motore di ricerca per i viaggi. Come è accaduto con Google Flight".

Dunque, l’ingresso di nuovi player (ovviamente di dimensioni più ridotte rispetto ai grandi) potrebbe andare a intaccare il meccanismo che ha portato il settore dei viaggi online nelle mani di una stretta cerchia di big.

Anche perché, nel mondo di internet, ci sarebbe spazio anche per le piccole realtà come le agenzie di viaggi. "Basta non pensare di competere con i big sul terreno delle ‘commodity’" precisa Elestici. Il prodotto massificato, afferma il manager, è già in mano ai grandi distributori online. "Bisogna valorizzare le esperienze e le specificità dell’offerta" afferma Elestici.

E proprio in questo solco si inserisce il progetto E-travel District, "un inventory che sappia coprire tutte le nicchie di mercato, offrendo quello che il wholesale non ha".

Un progetto che "talvolta faticano a capire proprio i soggetti che dovrebbero essere i più interessati", prosegue Elestici. Ad oggi, le soluzioni di viaggi presenti su E-travel district sono distribuiti attraverso Opodo e Weekendagogo; e l’idea è di crescere ancora, arrivano a coprire ogni tipo di prodotto.

Leggi anche: e-commerce, netcomm, Google
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