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Agenti segreti TTG
Quando il business
è di nicchia

Intercettare una piccola nicchia di mercato, costruirci sopra un prodotto su misura e creare un business che funziona: se poi il tutto corrisponde anche a una passione personale, allora è il classico caso capace di coniugare dovere e piacere.

Ci è riuscito Carlo Vernocchi quando ha fondato A Pesca con Noi, un nome che dice già molto sia della mission di questa agenzia di Gallarate (Va), oggi facente parte della 2Galli Travel, sia degli interessi del suo fondatore.

Da Zanzibar a Varese
A Pesca con Noi è nato nel 2003 grazie a un incontro fortuito: all'epoca, racconta Carlo, "ero appena tornato da Zanzibar, dove avevo vissuto per dieci anni gestendo il centro di pesca Fishing Club. Una volta rientrato in Italia, ho incontrato il titolare di un t.o. di Varese che come me era appassionato di pesca: si è creato subito feeling e ho iniziato quasi subito a organizzare viaggi di pesca in qualità di responsabile tecnico per lui".

Carlo conosce il mondo dei pescatori e le loro esigenze per cui crea un marchio, costruisce una programmazione e inizia a vendere. Il passaparola fa il suo giro e in breve A Pesca con Noi si fa conoscere, incrementando il numero di clienti.

Nel 2010, Carlo decide che è arrivato il momento di mettersi in proprio: "Ci siamo lasciati in ottimi rapporti, anche perché io lavoravo come autonomo, ma volevo qualcosa di mio". Detto fatto, nasce la 2Galli Travel, agenzia di viaggi, con licenza di t.o., senza vetrine su strada e con al proprio interno la divisione A Pesca con Noi.

"La quasi totalità dei clienti arriva tramite web e passaparola: i clienti giungono da tutta Italia perché trovano il nostro sito facilmente digitando alcune parole chiave su Google".

Un prodotto di fascia alta
A Pesca con Noi lavora soprattutto con gli individuali e ha uno scontrino medio piuttosto elevato: "Organizziamo viaggi completi, con voli, transfer, alloggio, uscite di pesca con equipaggio esperto: sono pratiche che partono da 2500 euro a persona, richieste da un target di fascia medio-alta".

Anche perché le destinazioni sono tutte di lungo raggio: "Va molto ultimamente il Madagascar, il Kenya è un grande classico e Panama, Costarica, Guatemala, le isole Andamane e Mauritius, soprattutto per chi parte con la famiglia al seguito".

Un conto, infatti, è organizzare "un viaggio per due o tre amici tutti con il pallino della pesca: allora so che quel che vogliono è pescare, anche se i pescatori italiani, a differenza di quelli stranieri, poi vogliono anche una sistemazione di fascia medio alta". Altro discorso, invece, riguarda chi si sposta con la famiglia, soprattutto se formata da persone poco interessate alla pesca: "In questi casi - assicura Carlo - evito di mandarli a dormire in un club di pesca e privilegio invece resort con servizi complementari che possono soddisfare tutti".

E i pesci?
Ma alla fine del viaggio di pesca, i pesci che fine fanno? "Ormai da anni nella maggior parte dei Paesi dove si pratica la pesca sportiva i grandi pesci con la spada vengono liberati. Quelli minori, invece, solitamente vengono tenuti dall'equipaggio per uso personale: li mangiano con la famiglia o magari li vendono al mercato. In ogni caso restano a loro".
Oriana Davini

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