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Monica e Giada:
un libro per spiegare
ai viaggiatori
il lavoro dell’agenzia

di Francesco Zucco

Non è insolito, parlando con ‘non addetti ai lavori’, imbattersi in una conoscenza superficiale del lavoro dell’agente di viaggi. E spesso si ha l’impressione che, al di fuori della cerchia dei professionisti, non ci sia un’adeguata comprensione della funzione (e delle relative garanzie per i clienti) della distribuzione cosiddetta ‘tradizionale’. “Il fatto è che gli agenti parlano molto tra di loro ma comunicano poco con il cliente finale”: ad affermarlo non è certo un ‘profeta di sventura’, ma un’agente di viaggi che crede talmente nel suo lavoro da voler scrivere un libro per raccontarlo a tutti. Monica Vittani (a destra nella foto) è l’autrice, a quattro mani insieme a Giada Marabotto (a sinistra nella foto), del libro ‘Guida al viaggio perfetto’: un volume scritto apposta per far capire ai viaggiatori il lavoro ‘dietro le quinte’ della distribuzione, fondamentale per la buona riuscita del viaggio.

Contro i luoghi comuni
“I viaggiatori seguono i travel blogger, vedono le pubblicità delle Ota ma raramente sentono la voce degli agenti di viaggi”, prosegue Monica. Il risultato è uno scenario che lei stessa definisce “la giunga dei viaggi, nella quale il viaggiatore non comprende bene ciò che ha davanti”.

Ma a far scattare la molla per mettere mano a ‘Guida al viaggio perfetto’ è anche la battaglia contro i luoghi comuni. “Ad esempio quello secondo cui in agenzia in viaggi sono più cari”, prosegue Monica. Da qui, l’idea di scrivere un libro “per dare valore alle agenzie di viaggi, spiegare ad esempio che forniscono assistenza 24 ore al giorno. E ancora, dare consigli sulla base delle nostre esperienze dirette”.

Così Monica, consulente di viaggi per la genovese Volver, ha preso carta e penna insieme alla titolare dell’agenzia Giada per dare voce ai dettaglianti.

“In questo libro spieghiamo, passo dopo passo, come costruire il viaggio perfetto”, spiega Monica. “E chiariamo anche alcune incomprensioni: ad esempio, molti quando parlano di fai da te pensano alle Ota, che invece rappresentano comunque una forma di intermediazione. O ancora, oltre a tanti travel blogger in gamba ce ne sono alcuni che a volte cercano di sostituirsi all’agenzia. Insomma, c’è molta confusione”.

Senza dimenticare la questione che, puntuale, si presenta regolarmente in migliaia di agenzie italiane: “Spesso bisogna spiegare cos’è un last minute. E chiarire che si tratta di una prenotazione, appunto, all’ultimo minuto. Inutile chiederla con settimane di anticipo”.

Il contatto con il cliente
L’obiettivo finale, ovviamente, è arrivare al pubblico, ovvero a tutti coloro che acquistano viaggi ma non conoscono le dinamiche interne del mercato. Il contatto con il cliente finale, del resto, è il pane quotidiano di Monica, che lavora fuori dagli uffici di Volver, direttamente con i viaggiatori.

Del resto, uno dei trend del momento è la riscoperta delle agenzie di viaggi. Dopo l’infatuazione per la ‘grande novità’ del web, ora sembra che la popolazione dei viaggiatori stia tornando alla distribuzione fisica. “Molti si sono accorti che non è tutto così facile o così semplice - spiega Monica -. Per organizzare un viaggio bisogna districarsi tra vari problemi, ci sono diversi inconvenienti. Insomma, non è per tutti”.

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