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Andamento lento per il 2014

Ad un 2013 che si è chiuso in netto positivo, sembra non corrispondere l’andamento per quest’anno. Gli ultimi dati che arrivano dal mondo delle crociere mostrano, infatti, previsioni in calo per il 2014 sul mercato italiano.

Il record di traffico in Europa
Secondo Cemar, il 2013 si è chiuso con 11 milioni 415mila 644 passeggeri sull’Italia per 5mila 113 toccate nave. L’incremento sul 2012, caratterizzato da un andamento negativo dovuto al cosiddetto ‘effetto Giglio’, è stato significativo: +4 per cento sul numero di passeggeri e +3 sulle toccate navi. Allargando lo sguardo sull’Europa, il 2013 è l’anno che ha fatto segnare il nuovo  record di traffico, con 6,357 milioni di passeggeri che hanno scelto la crociera come vacanza. Il trend di crescita europeo negli ultimi cinque anni è stato sempre positivo: dall’inizio della crisi economica, segnato al 2008, il mercato crocieristico si è mostrato fortemente anticiclico, con una crescita del 43 per cento sul periodo e con un incremento medio annuale di passeggeri negli ultimi 5 anni del 7,1 per cento anno su anno, dimostrando una forte resistenza del settore. Fra le aree prescelte per le crociere spicca, in Europa, il Mediterraneo, che anche nel 2013 si è qualificata come destinazione più popolare con oltre 3,5 milioni di passeggeri europei in viaggio nel bacino del mare nostrum.

I big player del Continente
Nello specifico, fra i Paesi europei i big player sono i britannici, con il Regno Unito che guida la classifica dei source market con 1 milione 726mila passeggeri. Anche la Germania ha registrato un buon trend di crescita, con un +9 per cento, classificandosi come secondo mercato emissore.

A fronte di un anno così positivo, il 2014 non si apre con il medesimo scenario. Le previsioni, infatti, parlano di una contrazione in vista del 9,9 per cento sul mercato italiano, con un calo dei passeggeri a 10,285 milioni e un arretramento anche delle toccate nave, che si prevedono in calo dell’11,5 per cento, scendendo a 4.525.

Le difficoltà nel Belpaese
Secondo Cemar, causa di questo calo “sono le numerose difficoltà burocratiche che scoraggiano gli armatori” dice il presidente Sergio Senesi, che posizioneranno l’Italia in controtendenza rispetto al resto del mondo, che per quest’anno mostra indicatori ancora in crescita. “Le motivazioni sono molteplici - dice Senesi - a partire dal decreto Salva Coste fino all’aggravarsi della situazione di Venezia, che quest’anno causerà la perdita di oltre 1 milione di passeggeri nell’Adriatico”.

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