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Il peso degli aumenti di prezzo rallenta il segmento

Andamento stabile per le crociere in questo inizio 2013, con un’incidenza sul fatturato delle agenzie ancora significativo. È questa la fotografia del prodotto crociere nelle agenzie di viaggi italiane che emerge dal sondaggio realizzato da TTG Italia sulla distribuzione.

Il segmento, cassaforte classica dei dettaglianti, per il 41 per cento degli intervistati ha un andamento stabile, e, sommando questo dato a chi ha invece evidenziato una crescita, emerge una netta maggioranza di agenzie, che supera il 60 per cento, nelle quali sul prodotto è tornato a soffiare il vento della ripresa.

Un andamento, se si analizzano le risposte dei dettaglianti, che nasce da una duplice tensione. Da un lato, infatti, c’è chi festeggia la ripartenza del prodotto dopo l’annus horribilis della ‘Concordia’, come Monica Frisoni, direttore tecnico di In Transit Viaggi a Rimini che sottolinea: “C’è una forte ripresa. È una vacanza che piace a tutti - dice - dal single alle coppie, passando per le famiglie e il target senior , grazie anche ai nuovi itinerari e al forte richiamo alla Grecia con nuovi prodotti e nuove navi in arrivo”.

Dall’altro c’è, invece, chi ancora registra una frenata: “Molti colleghi confermano un trend assolutamente negativo nelle vendite di questo prodotto - dice Gaetano Lionetti, titolare di Lionetti Viaggi a Matera -. Sarebbe interessante capire da dove derivano gli incrementi dei quali invece leggiamo sulla stampa”.

Il giro d’affari
Andando ad indagare sul fatturato prodotto dal segmento in agenzia, si nota anche qui una sostanziale stabilità con i dati del 2012. Per il 50,5 per cento dei dettaglianti, infatti, le crociere continuano a portare in agenzia tra il 10 e il 30 per cento del fatturato, con un leggero calo sui valori dell’anno scorso.

In compenso, sono in aumento i valori più alti di incidenza sul giro d’affari. Secondo il 15,5 per cento dei dettaglianti, le crociere rappresentano fra il 30 e il 50 per cento del fatturato del loro punto vendita, con un incremento di 1,1 punti percentuali rispetto al valore dell’anno precedente; per il 5,2 per cento dei partecipanti al sondaggio, invece, il segmento rappresenta oltre il 50 per cento del giro d’affari (era il 4,8 per cento nel 2012).

Si apre, però, la battaglia sulle commissioni. “La nuova politica commissionale - dice Giovanni Cassano, titolare di Clarodà Viaggi a Valenzano (Bari) - rende meno remunerative la vendita di crociere. Molto meglio suggerire villaggistica con ottimi sconti, oppure viaggi”.

Il capitolo costi
Sono gli aumenti delle tariffe a catalizzare l’attenzione dei dettaglianti, con diverse sfumature. Quello che è certo è che gli aggiustamenti sui prezzi non sono passati inosservati. Il 44,3 per cento delle agenzie conferma che l’aumento c’è stato, fra il 5 e il 10 per cento, mentre il 29,9 per cento lo inquadra fra il 10 e il 20 per cento.

Un aggiornamento prezzi, peraltro, annunciato dalle compagnie, che però non ha lasciato indifferenti nè i dettaglianti, nè tantomeno i clienti. “Il rialzo dei prezzi è stato accolto molto male dalle clientela” dice Erica Laurenti, titolare di Tiepolo Viaggi a Porto Viro (Rovigo), anche perché, sottolinea Enrico Califano, responsabile marketing di I viaggi di Jack Sparrow, “il problema principale è che in Campania in 10 agenzie di viaggi troviamo 10 quotazioni diverse. Tra nette, Cral, associazioni, groupage, network, non si capisce nulla. Ognuno ha la propria tariffa. Ciò sta creando diffidenza nel cliente che tende sempre di più a comprare direttamente dal sito crocierista o da siti online che offrono crociere”.

Al di là del disorientamento, per il 57,7 per cento delle agenzie l’aumento delle tariffe ha influito da molto ad abbastanza sulle prenotazioni. Insomma, è evidente che le tasche degli italiani anche quest’anno non sono particolarmente ricche.

“Credo non sia un problema di un aumento di prezzo - dice Paola Cartelli, titolare di Legotour a Sassuolo (Modena) -: purtroppo ci sono sempre meno soldi e un viaggio come la crociera molti non se lo possono più permettere”. Analisi ancora più attenta è quella di Gianpietro Costa, titolare di Colibrì Viaggi ad Azzano Decimo (Pordenone): “L’effetto riduzione dei prezzi dello scorso anno rallenta la domanda di quest’anno”.

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