Il 2013 festeggia il ritorno delle crociere sui banconi della agenzie.
Il sondaggio realizzato da TTG Italia con la distribuzione mostra una ripresa, seppur timida, e soprattutto uno stop dell’emorragia di clienti che nel 2012 (a causa dell’effetto Concordia) faceva segnalare un calo del prodotto al 64,1 per cento degli intervistati.
La nota dolente, in questo 2013, è l’aumento dei prezzi. Annunciato dai crocieristi, non è però passato inosservato nelle agenzie, che segnalano un’incidenza sulle prenotazioni nel 57,7 per cento dei casi.
Quello che le adv contestano di più, in realtà, non è però l’aumento dei prezzi, quanto la reale coincidenza fra prezzo e qualità del prodotto. “I clienti, oltre al prezzo della crociera, badano bene ai servizi a pagamento sulla nave - dice Simona Zago, titolare di Valpolicella Viaggi a Casaleone (Verona) -. Se una compagnia ha una tariffa più bassa, ma si sa che a bordo poi si paga molto per bevande e i servizi, il cliente la scarta”.
In sostanza, dicono le adv, i clienti pretendono un prodotto di qualità. “Le compagnie di crociera italiane dovrebbero imparare dagli Usa - dice Claudio Giuliani, direttore di Gabbiano Viaggi a Lugano - mettendo a disposizione la possibilità di scegliere orari e ristoranti per pranzo e cena, di modo che il cliente si senta davvero in vacanza”.
Un ultimo consiglio per la qualità arriva da Michele Bompani, amministratore unico di Plaisir Viaggi a Travagliato (Brescia): “ll cliente singolo non apprezza che sulla nave ci siano convention, gruppi musicali, religiosi e così via - dice-. Personalizzano troppo la crociera e creano confusione sia nelle tariffe che durante la navigazione.
Il ritorno delle crociere
Un prodotto che riparte mantenendo il suo appeal anche se l'incremento delle tariffe incide sulle scelte dei clienti
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