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Il mondo dello straordinario è aperto a tutti

Il concetto di experience non ha un unico target di riferimento

La richiesta c’è ed è in aumento, dicono gli operatori. Una crescita che va inquadrata anche e soprattutto nell’ampliamento del target di clienti che scelgono il turismo d’esperienza. “Non credo esista un target di riferimento - spiega Gianluca Mancini - direttore di WWF Travel -; tutti desiderano provare nella propria vita esperienze inedite e, se possibile, straordinarie”. In effetti, tutti i tour operator indicano segmenti differenti come target di riferimento per le proposte ‘experience’. Se per Made la proposta si rivolge soprattutto ai Millennial, così come per Anda, che segnala però un interesse anche da parte dei viaggiatori più adulti, Karlitalia racconta di un prodotto indirizzato a viaggiatori “dai 40 anni in su, ma stiamo monitorando l’evoluzione del mercato. Ci crediamo a tal punto da lanciare un marchio dedicato: Outdoor Travel Experience” dice il general manager Fausto Baldin.

Per Viaggi Levi i viaggiatori più interessati a questi prodotti vanno dai 50 anni in su, mentre Quality racconta che “si spazia dai 40enni agli over 65” dice Peci. Anche Bruno Gaddi di Earth Viaggi sottolinea come l’esperienza sia soprattutto appannaggio di un target dai 40 ai 75 anni. “Proprio per questo - spiega - abbiamo lanciato ‘Easy Earth’, per avvicinare i giovani dai 18 ai 35 a un modello di viaggio più snello, che si focalizza soprattutto sui trekking”.

Ma c’è chi amplia ancora il target: secondo Servetti di Amo il Mondo sono interessati ai viaggi d’esperienza anche gli honeymooner e soprattutto i repeater, mentre Master Explorer racconta delle esigenze delle famiglie, “che chiedono di poter accedere a servizi e contenuti in grado di far percepire la vacanza come esperienza”. Un percorso che Jsh porta alle sue estreme conseguenze: “Il target coincide con un’ampia forbice di clienti: dai giovanissimi, soprattutto nei resort, fino alla terza età”.

Sul fronte delle crociere, Leonardo Massa di Msc riconferma come il target sia molto ampio, in quanto “chi sceglie la crociera sa già che le esperienze a bordo e a terra costituiscono il valore aggiunto fondamentale. Stiamo effettuando importanti investimenti sulle nuove navi proprio per offrire spunti sempre diversi in relazione all’approccio con la cultura dei Paesi visitati”.

L’allargamento del target di riferimento coincide anche con un altro tema chiave, sul quale tutti gli operatori concordano: i viaggi d’esperienza non sono necessariamente riservati a un target altospendente. “Spesso sono piccole personalizzazioni che non pesano nell’economia del prezzo” dice Giancarlo Brunamonti di Kuda Tour Operator.

Con alcune precisazioni: “I costi sono molto variabili - sostiene Viaggi dell’Elefante -; ci sono esperienze più o meno care, ma il lusso è quello di poter scegliere”.

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