Anche i Paesi investono sul segmento lusso, dirigendo la loro offerta sul mercato up level.
La Giordania ha avviato un processo di rinnovamento che sta coinvolgendo in particolare l’hôtellerie, ma che si sta estendendo anche ad altri settori. “Anche i trasporti in Giordania stanno subendo un completo restyling - spiega una nota dell’ente del turismo -, a partire dall’aeroporto Internazionale di Amman, mentre la flotta di Royal Jordanian include già diversi jet esclusivi, tra cui Boeing 787 Dreamliner e A319”.
Anche sul fronte governativo si sta sviluppando l’impegno verso il lusso. Sono stati stanziati oltre 30 milioni di dollari sul Progetto di sviluppo del turismo, creato per migliorare la competitività del Paese.
Altro mercato che investe sul segmento è la Tunisia e lo fa grazie a un investimento proveniente dal Qatar. La società immobiliare Qatari Diar Real Estate Investment Company ha varato un progetto per realizzare il Tozeur Desert Resort, un complesso che comprenderà suite di lusso, sale conferenze, aree commerciali, impianti sportivi e termali, un anfiteatro e un villaggio culturale a tema arabo.
Anche il Portogallo guarda con sempre maggiore attenzione al target lusso. Carlos Costa, presidente della Banca del Portogallo, non ha dubbi: il suo Paese non deve cedere alla tentazione del turismo di massa, ma anzi deve concentrarsi sulla fascia alta di clientela, sviluppando il network di prodotti di lusso per ottenere i maggiori benefici economici possibili.
Paesi del Golfo: i nuovi player
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