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Un brindisi nelle Capitali

Poche le prenotazioni già concretizzate, ma dalle richieste emergono due trend: da un lato gli short break e dall'altro il balneare lungo raggio

Tornano protagoniste sopra i banconi delle agenzie le Capitali europee.

Date per perse diversi anni fa, inghiottite dal fai da te e dal ricorso a internet, si ripresentano in forze nel Capodanno del rigore e dei conti che non tornano nelle case degli italiani. Perché una capitale europea, anche nella notte più cara dell’anno, è comunque una meta accessibile, sia come costi che come impegno di giorni e di ore di volo.

Insomma, il budget per uno short break culturale, per respirare un’aria diversa da quella di casa e concedersi il lusso di un viaggio anche nell’anno in cui la crisi ha morso con più ferocia nelle tasche degli italiani, si può trovare. Ma per non metterlo a rischio con scelte avventate, magari alla ricerca di una convenienza spesso fittizia online, i clienti tornano in agenzia e si affidano a un esperto.

Questa la particolarità del Capodanno 2012: i budget limitati non permettono errori: quindi, meglio mettersi nelle mani di qualcuno competente, fosse anche soltanto per prenotare un volo e un hotel per un weekend.

Accanto alle capitali, emergono tutte le altre mete delle vacanze di fine anno, grandi classici che si ripresentano puntuali ad ogni inverno. Allora ecco New York, che continua ad essere gettonatissima, mentre un po’ meno vanno i Caraibi. Per trovare mare e caldo gli italiani quest’anno sembrano preferire altri lidi: si va dal Kenya a Tanzania e Zanzibar, da Mauritius alle Maldive, per quei pochi che possono permettersi un prodotto sempre meno programmato dal tour operating italiano.

Senza dimenticare il Mar Rosso, che ha i suoi estimatori anche per Capodanno e si presenta come un prodotto che per prezzo e vicinanza piace agli italiani. L’unico rischio, dicono le adv, è trovare il freddo: con i clienti bisogna essere chiari.

La mappa delle mete che emerge è tutt’altro che definitiva: per ora, infatti, le richieste sono molte, ma le prenotazioni languono. La tentazione del last minute, dell’aspettare l’offerta stracciata, continua a essere un must. I dettaglianti, però, avvertono: quest’anno è molto improbabile che si troverà la convenienza sotto data. È invece possibile che, sotto data, non si trovi più nulla: gli operatori hanno diminuiti gli impegni, i charter sono pochi e i posti contati. Il rischio è rimanere a casa.

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