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L'ascesa di Capodanno

di Aurora Azzolini

Capodanno è un prodotto consolidato, un'occasione di vacanza ormai irrinunciabile per gli italiani. Basta considerare che nel 2009 oltre l'86 per cento dei nostri connazionali si è concesso almeno uno short break per l'ultimo dell'anno. Ma tra amici e parenti su cui fare affidamento e le possibilità messe in campo dal web, diventa difficile per le agenzie di viaggi fare business.

 

Difficile ma non impossibile. Infatti, pur non essendo molti, gli asset sui quali spendere le proprie energie possono dare riscontri inaspettati. Un trend che trova sempre maggiori consensi nella clientela è quello di passare giorni di vacanza in destinazioni calde anche in inverno. Ecco che le crociere, specie tra Egitto e Mar Rosso, diventano un prodotto su cui puntare. E ancora mete che non conoscono stagioni, come Maldive e Caraibi, che possono contare sull'apertura di molti collegamenti. Ma anche grandi classici come le capitali europee possono rivelarsi una risorsa su cui contare. Il fattore più importante è legato ai prezzi, soprattutto per il fatto che è la clientela giovane il core business di questo prodotto. Il fascino che esercita la città è ancora il motore che porta avanti la stella di New York: la Grande Mela vede crescere le sue quotazioni anche quest'anno.

 

Cala invece l'interesse verso le tradizioni legate al Capodanno. Che si scelga una capitale europea, una crociera nei Caraibi, come qualche giorno a New York, nessuno pare interessato a cene e veglioni; non sono in pochi i clienti che chiedono di toglierli dal preventivo.

 

Pubblicato 08/11/2010

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