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Un'occasione per fare business

Nonostante il fai da te, sono molte le frecce all'arco della distribuzione

Non sarà la cassaforte di qualche anno fa, ma il Capodanno resta un’occasione di business per le agenzie di viaggi italiane. Tra prenotazioni anticipate e clienti dell’ultimo minuto, quest’anno le vendite si attestano sui livelli delle stagioni precedenti. Con alcune novità di prodotto e di destinazione, che spingono i dettaglianti a tenersi sempre aggiornati sulle ultime tendenze, per soddisfare la voglia di ‘qualcosa di nuovo’ dei viaggiatori.

Si confermano le capitali europee, in primis Londra e Parigi, il ‘classico’ New York e le crociere nel Mediterraneo e nei Caraibi. Ma si affacciano nuove città europee, grazie ai collegamenti low cost: da Lisbona a Cracovia, da Bruxelles a Valencia. Crescono d’interesse i tour in Africa, dal Botswana al Senegal e alla Tanzania, ma anche l’Oman e l’Oriente, con la new entry dell’isola di Phu Quoc in Vietnam, esaurita già da tempo.

Ci sono poi clienti che preferiscono rimanere ‘vicino’ a casa: i dettaglianti hanno prenotato soggiorni nelle principali città d’arte italiane, ma anche in agriturismi e strutture particolari immerse nella natura del Belpaese. Non mancheranno le partenze su Dubai, Thailandia, Zanzibar e Kenya, così come su Maldive, Seychelles e Mauritius; queste ultime, però, si rivolgono a una clientela ‘big spender’, visto che le quote a passeggero vanno dai 4.000 euro in su. Decisamente più basse quelle sulle destinazioni corto e medio raggio, fino ad arrivare ai 500-800 euro a testa per un soggiorno in una capitale europea.

Miti da sfatare
Quest’anno vacilla il ‘mito’ del Capodanno in spiaggia o all’ombra di una palma, perché alcuni clienti hanno cominciato ad acquistare soggiorni nel Nord Europa, tra Islanda, Norvegia e Finlandia.

Per la prima volta queste destinazioni non vengono vendute solo per il periodo estivo, ma anche in quello freddo: ad attirare le persone, lo spettacolo dell’aurora boreale, i paesaggi ammantati di neve e la casa di Babbo Natale a Rovaniemi, in Finlandia.

Sembrano ormai irrecuperabili quei clienti che, fino a qualche anno fa, prenotavano il Capodanno sulle piste da sci alpine. Chi, in passato, ha soggiornato in un albergo tende a ricontattarlo, anche a distanza di tempo. Dunque quasi più nessuno passa dall’agenzia per questo tipo di pratiche: esiste ormai un filo diretto tra il cliente e le strutture in montagna.

Ed emerge una tendenza al ‘fai da te’ anche nell’organizzazione dei festeggiamenti del 31 dicembre: le adv non ricevono richieste particolari per i cenoni in giro per il mondo, perché molti si accontentano di mangiare in un bistrot o in un ristorante e di andare poi a festeggiare in piazza.

Daniele Marucco

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