La sorpresa delle crociere

Sarà l’anno delle crociere. E di New York, ma anche di tanta Italia.
Il Capodanno 2017 sembra tracciare una nuova rotta nelle scelte degli italiani. Accanto alle classiche mete lungo raggio, infatti, emerge una nuovo trend, quello delle scelta delle crociere.
Questo, almeno, è quanto sostiene la Clia, che evidenzia una crescita incisiva delle richieste per le feste di fine anno. Già nel mese di settembre, l’associazione dell’industria crocieristica evidenziava il grande interesse per la possibilità di passare le feste in mare: erano già 278mila a fine estate i passeggeri che avevano prenotato una crociera per le festività natalizie, con un incremento del 39 per cento rispetto all’anno precedente.

Una tendenza che i big player del comparto stanno intercettando, con un aumento della attività programmate per le festività, dagli spettacoli a tema alle cene di gala, dai menù particolarmente legati alla tradizione ai laboratori per realizzare dolci tipici natalizi.

“Ogni anno le compagnie di crociera studiano nuovi itinerari e attività per ogni tipologia di passeggeri per rendere il Natale e il Capodanno un’esperienza sempre più memorabile per i propri ospiti - afferma Claudia Marmorato, business development director Southern Europe Clia - . Navigare su una nave da crociera è una scelta sempre più diffusa sia tra chi programma di passare le festività con ‘i suoi’ e sia per chi invece sceglie il relax e un break dalla frenesia quotidiana”.

I numeri
Tra Natale e Capodanno si muoveranno 14 milioni di italiani, dormendo almeno una notte fuori casa e spenderanno mediamente 650 euro pro capite, generando quindi un giro d’affari complessivo stimato in 9,1 miliardi di euro.
Per Natale il 71 per cento di loro resterà in Italia contro il 29 di chi andrà all’estero, mentre per Capodanno la percentuale di chi opterà per una vacanza fuori dai confini nazionali sale al 41 per cento.

Sono queste le cifre delle vacanze nelle festività di fine anno secondo un’indagine di Speed Vacanze, numeri che confermano come, malgrado il periodo economicamente non facile che l’Italia sta attraversando, il break di qualche giorno sia ormai ritenuto dagli italiani quasi una necessità.