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I network: Un successo senza segreti

di Domenico Palladino

La stagione del cambiamento. Si potrebbe definire così l'estate alle porte, con l'auspicio che la crisi economica sia davvero alle spalle e che gli scossoni dati dal 2009 alla filiera turistica siano arrivati a un punto di assestamento. I grandi nomi capitolati nel corso dell'anno, infatti, erano veri protagonisti in materia di villaggi vacanza e le ripercussioni hanno impattato sia sulla distribuzione che sul cliente finale.  Malgrado questo, le reti di agenzie confermano la tenuta del prodotto villaggio, come leader indiscusso dell'estate.

 

"Il mercato è maturo e la clientela sempre più preparata. Scelgono la struttura e la destinazione, non conta necessariamente il nome o il marchio dell'operatore". Sintetizza così Rinaldo Bertoletti, amministratore delegato di One!Travel Network lo stato dell'arte all'inizio dell'estate 2010, segnata da nuovi nomi che si affacciano alla ribalta dell'offerta villaggi. "Debacle, chiusure fallimenti, ma resta tutto uguale - sottolinea anche Ezio Birondi, amministratore delegato di Last Minute Tour - Cambiano nomi, colori ma alla fine la sostanza è la stessa. Il cliente è frutto del lavoro quotidiano e un mercato nuovo si costruisce sulla qualità garantita".

In effetti, sia nella clientela che all'interno della stessa rete agenziale, il 2009 non è passato senza lasciare strascichi. "Lo scorso anno ha lasciato insicurezza e diffidenza nelle agenzie e nei clienti" spiega Manola Agroppi, assistente direzione commerciale di Service Team, una diffidenza a cui spesso hanno dovuto porre rimedio gli agenti.

 

"Va sottolineato il gran lavoro degli agenti, che hanno proposto marchi alternativi e non hanno fatto sentire i clienti abbandonati - commenta  Paolo Vairo, amministratore delegato di Welcome Travel -. Anche perché la scomparsa di molti operatori importanti è avvenuta nel 2009, ma era iniziata già prima. Altri operatori non si sono fatti cogliere impreparati, hanno allargato l'offerta, inglobando i villaggi di chi ha lasciato il campo".  Anche per questo il villaggio continua a rimanere la prima scelta in agenzia, dove vincono le mete già affermate. "Egitto e Tunisia vincono su tutti, ma buoni segnali arrivano anche dal Mare Italia" afferma Giorgio Lotti. E se il Mar Rosso e il Nord Africa si godono il primato unanime, sono i villaggi del Belpaese a lasciare più perplessi. "Isole greche e spagnole - afferma Rinaldo Bertoletti -, con Tunisia ed Egitto, si sostituiscono all'Italia, decisamente troppo cara". Nessun dubbio a riguardo neanche per Ivano Zilio presidente di Holding Vacanze. "Problema del Mare Italia e dei suoi villaggi è anche il costo aereo - spiega - . Si fatica a spiegare al cliente perché deve spendere 200 euro per un biglietto quando con 600 euro può trascorre una settimana in Tunisia, tutto incluso e in aggiunta i bambini neanche pagano".

Ultimo aggiornamento: 10/05/2010

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