|

Sguardo rivolto ad altre destinazioni

Il caro-traghetti cambia la mappa delel mete turistiche italiane. Le destinazioni più desiderate della Penisola perdono appeal davanti ai prezzi.

Una conseguenza prevedibile, ma difficilmente contrastabile. Poche le armi che un agente di viaggi ha in dotazione per convincere un cliente ad acquistare un prodotto costoso quando può sceglierne uno più economico. “La gente non si sente obbligata ad andare in Italia” afferma Alessandro Santini, titolare dell’adv pisana Il Delfino, facendo notare come l’attenzione si dirotti facilmente verso mete estere o soluzioni più consone alla capacità di spesa.

“L’Italia è carissima - interviene Eleana Grisolia, titolare Grattacieli e Palme, a Savona -. Mete come Spagna o Grecia sono più competitive, specialmente per le famiglie, perché ci sono i villaggi all inclusive”. Sulla stessa lungheza d’onda Serenella Senese, addetta vendita della Consigli di viaggi, a Catanzaro: “Le famiglie cercano altre destinazioni per le vacanze”.

Giovani, target new entry dei traghetti. Sembra una contraddizione, in tempi di crisi, ma la spiegazione è semplice e, comunque, c’è di mezzo la Grecia: “Lo ‘spirito libero’, cioè i giovani, chiedono il solo passaggio ponte - illustra Michele Cain, titolare Sinfonia Viaggi, a Trieste -. Stanno 15 giorni nelle isole greche e spendono poco per i collegamenti dall’Italia”.

“La Grecia forse va un po’ meglio, perché la politica tariffaria è in linea con gli anni scorsi”, osserva Gianna Bonardi, titolare Gibigianna, facendo notare che, da Torino e Nord-Ovest generalmente si va in Grecia in aereo. Ancora Grecia, ancora concorrenza, ma questa volta di sapore campanilistico: “A Brindisi ci sono sempre meno navi - dice l’addetta vendita della Vallarino Viaggi, Debora Orlando -: Bari ce le porta via e noi perdiamo traffico”.

Vedi Traghetti; Vedi tutti i dossier di Trasporti; Vedi tutti i dossier Leggi anche: Traghetti

Commenti di Facebook

Torna su
Chiudi