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"Un settore da sbloccare"

di Silvana Piana

Tanta nostalgia dei bei tempi. Tempi in cui, già a gennaio, si scatenava la corsa a prenotare il traghetto per afferrare al volo l’occasione del passaggio auto ‘a 1 euro’.

Un passato che ha lasciato una scia lunga di rimpianti, tanto tra il popolo dei vacanzieri quanto tra gli agenti di viaggi. Peccato che a soffrirne davvero siano proprio i dettaglianti: se ai primi si presentano altre chance, altre destinazioni o differenti mezzi di trasporto, agli adv viene a mancare una fetta di business non indifferente. “Il mercato è rimasto fermo a febbraio e marzo - riferisce Eleana Grisolia, titolare della Grattacieli e Palme, a Savona -, ma la situazione traghetti non è ancora decollata”.

Stesso quadro per l’agenzia Il Delfino di Pisa, dove il titolare Alessandro Santini conferma una situazione statica per la biglietteria marittima. “Le vendite non si sono ancora sbloccate - aggiunge -, perché la gente ha già visto che i prezzi sono alti. Non c’è più la corsa all’offerta ‘1 euro’ che, tra l’altro, ci garantiva l’advance booking”. Il ritorno delle compagnie di navigazione alle tariffe di un tempo non solo non è gradito al mercato, ma, come accusano alcuni adv, avrebbe messo in cattiva luce tutto un sistema.

Punto di non ritorno: è il parere di Gianna Bonardi, titolare della Gibigianna di Torino, che realisticamente sottolinea: “Le compagnie non tornano più alle vecchie promozioni. Il carburante è carissimo e ha un peso sempre più forte sui loro costi e, di conseguenza, sulle tariffe di mercato”. E in tutto questo non manca la concorrenza di confine. A Trieste Sinfonia Viaggi commercializza un operatore sloveno che vende pacchetti traghetto incluso: “È imbattibile sui prezzi per i collegamenti con la Grecia” spiega il titolare Michele Cain.

Altre città costiere, altre situazioni ma la musica non cambia. A Palermo, il titolare di Conca d’Oro Viaggi vorrebbe essere ottimista, ma deve fare i conti con una domanda fiacca: “L’anno scorso, di questi tempi - ricorda Gino Campanella -, c’era già tanta gente che prenotava Tirrenia, Gnv e altri vettori, mentre adesso hanno tutti paura dei 10-20 euro in più”.

“La gente ha tanta voglia di venire in Sardegna, ma vede prezzi proibitivi legati soltanto ai trasporti”: Fabrizio Meloni, titolare dell’agenzia Feronia Viaggi di Budoni, in provincia di Olbia-Tempio, inquadra la situazione di debolezza vissuta dagli adv, la quasi impossibilità di reagire a una situazione esterna al proprio volere. “Il progetto Saremar della Regione non sta risolvendo il problema - protesta, inoltre, l’adv sardo -, anzi è il problema, perché si è aperta una guerra”.

“La Sardegna risente di questa situazione - rinforza Santini - e viene richiesta con il volo. Preferisco rinunciare a vendere il traghetto e deviare sull’aereo: perdo un po’ di guadagno, ma accontento il cliente”. L’avvento delle low cost ha spostato il traffico e anche le destinazioni: è il pensiero di Francesco Profice, titolare dell’adv Tre Coccinelle, a Salerno, rilevando che “nonostante siamo in una zona di mare mi chiedono pochi passaggi marittimi; è capitato che qualcuno che doveva andare a Cagliari ha preferito l’aereo”.

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