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La cassaforte dei Caraibi

di Cristina Peroglio

Sono i Caraibi più amati dai turisti italiani e continuano a essere uno dei cavalli di battaglia nell’inverno delle agenzie di viaggi. Cuba e la Repubblica Dominicana si affermano sempre fra le prime mete per gli italiani in cerca di una vacanza invernale lungo raggio.

I numeri del bimestre
Anche se, quest’inverno, entrambe le destinazioni hanno registrato un andamento contrastante. Se il 2012 si è chiuso in positivo, con segnali di buon andamento dai mercati principali, i primi due mesi del 2013 non hanno brillato, neppure sui numeri generali.

Cuba ha rallentato, con un -1,6 per cento rispetto ai primi due mesi del 2012, mentre la Repubblica Dominicana ha risentito con più forza del calo dei flussi, non solo europei, con un -3,5 per cento sul medesimo periodo dell’anno precedente.

La lettura dei dati (prodotti dal Governo di Cuba e dalla Central Bank of Dominican Republic), anche frazionati sui diversi mercati, non risulta però lineare. Attribuire all’Europa in persistente crisi economica l’intera responsabilità di un inizio anno a ritmo lento per le due destinazioni non è la diagnosi esatta. I mercati europei, infatti, in modo differente sulle due destinazioni, sono stati caratterizzati da un andamento decisamente a macchia di leopardo.

La Germania, ad esempio, ha dato segnali positivi a Cuba, con un incremento negli arrivi dell’1,6 per cento, e ancora più positivo è stato l’andamento sulla Repubblica Dominicana, con un +5 per cento nei primi due mesi rispetto al 2012. Il Regno Unito ha mandato a Cuba, nei primi due mesi di quest’anno, l’8 per cento in più rispetto al 2012, e a segno positivo sono anche Olanda, Austria, Svizzera.

Non è corretto neppure attribuire al Sud Europa, la parte di continente più colpita dalla crisi economica, il calo di arrivi più consistente. La Spagna, infatti, è forte di una prestazione estremamente positiva su Cuba, con un +13,7 per cento a gennaio e febbraio, mentre sulla Repubblica Dominicana il Paese ha registrato un calo di arrivi del 7,8 per cento.

Per quanto riguarda l’Italia, il quadro è invece negativo su entrambi i Paesi: un dato che, soprattutto sulla Repubblica Dominicana, lascia perplessi, a fronte di un 2012 che si era chiuso con un incremento del 6 per cento sugli arrivi dell’anno precedente.

Il risultato più sorprendente, in realtà, è quello della Russia: se su Cuba registra un calo del 18,4 per cento nei primi due mesi di quest’anno, sul Paese dominicano l’incremento è fortissimo, con un +32,6 per cento di nuovi arrivi. In questo caso, è probabile che sia stata modificata la programmazione dei tour operator e quindi i flussi siano stati indirizzati verso una destinazione piuttosto che verso un’altra.

I due Paesi, in ogni caso, malgrado la partenza lenta dei primi mesi, hanno obiettivi elevati: la Repubblica Dominicana punta a chiudere il 2013 con un +10 per cento sul nostro mercato, mentre Cuba vuole superare quest’anno i 3 milioni di arrivi totali.

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