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Anno in linea per il Paese

Un anno di sostanziale stabilità per gli arrivi internazionali in Canada.

Il Paese, infatti, fa segnare alla fine del 2012 4,45 milioni di turisti provenienti dall’estero, un calcolo che non tiene in considerazione i passaggi di frontiera quasi quotidiani fra Usa e Canada, che andrebbero ovviamente a falsare il totale degli arrivi internazionali.

Rispetto al 2011, lo scorso anno si è chiuso con un incremento dello 0,86 per cento, grazie soprattutto alla performance dei mercati asiatici e del Sud America. L’Europa, infatti, primo mercato per il Canada dopo gli Usa con 2,23 milioni di arrivi, fa segnare nel suo complesso un -2,47 per cento, con alcuni tonfi da mercati importanti, come la Gran Bretagna, che scende del 3,81 per cento e la Germania, a -1,33. L’Italia è in calo del 5,16 per cento, ma nel mese di dicembre ha avuto uno scatto in avanti, con un +13,1 per cento di arrivi. Sostanzialmente stabile la Francia, uno dei primi mercati Ue, con un -0,84 per cento anno su anno.

In forte crescita la Cina, con un +18,3 per cento, e un buon ritorno si registra anche dal Giappone, che cresce di 7,18 punti percentuali. I due mercati spingono le performance asiatiche, e l’area chiude il 2012 con un incremento del 3,54 per cento anno su anno.

La maggiore crescita negli arrivi si registra, comunque, dai Paesi del Sud America, che chiudono l’anno con un complessivo +6,81 per cento, grazie alla spinta di Brasile, Colombia e Venezuela.

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