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I piani di rilancio del Nord America

Continua a resistere il fascino delle mete sul bacino italiano, nonostante l'attuale crisi economica

Un anno non facile, il 2012, per i numeri del Nord America.

Sia gli Stati Uniti che il Canada hanno risentito della crisi economica europea, e le cifre di fine anno lo confermano. Il mercato italiano lascia sul campo 6,9 punti percentuali fra gennaio e settembre 2012, mentre in Canada il dato definitivo dall’Italia è di un -5,16 per cento.

Ma mentre il Paese della foglia d’acero chiude il 2012 con una sostanziale stabilità, gli States si preparano a festeggiare un altro anno di crescita: i primo 8 mesi del 2012 hanno visto una crescita generale del 6,3 per cento negli arrivi, malgrado la contrazione economica del Vecchio Continente.

Il dato non sorprende chi, in Italia, si occupa della promozione del brand Stati Uniti. “Dopo anni di crescita eccezionale, un lieve calo è fisiologico” dice il presidente di Visit Usa, Sandro Saccoccio. Tanto è vero che per quest’anno le previsioni sono assolutamente ottimistiche e poggiano su alcuni segmenti che gli States sanno di avere conquistato negli anni.

Dagli honeymooner ai repeater passando per le famiglie: un target, quest’ultimo, sul quale più di uno stato sta puntando con offerte tagliate su misura per chi viaggia con i bambini.
In specifico, la California, che, forte delle sue riserve naturali e dell’offerta dei parchi di divertimento può proporre un prodotto particolarmente competitivo per i nuclei familiari.

Ma molte destinazioni negli Usa stanno lavorando per costruire un’offerta specifica per il mercato italiano, considerato un bacino particolarmente interessante per l’attenzione a un prodotto diversificato.

Un mercato che, comunque, continua ad amare gli States.

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