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Incomincia il countdown

Nel 2014 prenderanno il via gli appuntamenti con i grandi eventi messi in
programma dal Paese, che punta a 10 milioni di arrivi internazionali annui

A un anno circa dall’apertura del lungo periodo di eventi che attende il Brasile, il Paese è in piena attività per accogliere il gran numero di turisti che le previsioni danno per scontato in arrivo e per garantire servizi di livello e capacità di accoglienza adeguata.

L’investimento messo in campo è pari ai grandi numeri che sono in obiettivo: oltre 12 miliardi di euro per le infrastrutture, gli stadi, l’urbanistica, e per finanziare la realizzazione di nuovi alberghi e la ristrutturazione dell’esistente.

Le previsioni parlano di 10 milioni di arrivi internazionali entro il 2020 ma, secondo Embratur, il risultato potrebbe essere raggiunto con qualche anno di anticipo, visto il trend positivo fatto segnare dal Paese. Peraltro, le azioni promozionali sia verso il consumer sia verso il trade entrano nel vivo proprio da quest’anno, con proposte formative dedicate alle adv ad ogni livello.

L’attesa si fa, quindi, palpabile. E le prospettive di calcolo sul ritorno di investimento sembrano dare ragione al Brasile, che ha voluto sfidare tutti i pronostici impegnandosi, nel giro di due anni, da accogliere i due eventi sportivi di maggiore peso, i Mondiali di Calcio nel 2014 e le Olimpiadi nel 2016.

Secondo le previsioni realizzate dall’Ente del turismo brasiliano, la Coppa del Mondo di calcio, nel 2014, dovrebbe generare un’attività economica di 67,5 miliardi di euro, con la creazione di 700mila posti di lavoro nel Paese.

L’appuntamento olimpico del 2016 vedrà più che triplicato l’investimento effettuato. Secondo i numeri di Embratur, infatti, i 5,3 miliardi di investimento per organizzare l’evento genereranno un’attività economica di 18,8 miliardi. Senza contare il peso economico sul Pil dei due eventi: dal 2009 al 2016 si prevedono 4 miliardi di impatto, mentre fra il 2017 e il 2027 la visibilità e lo sviluppo generato dai due eventi dovrebbe portare il peso sul Prodotto interno lordo a quasi 5 miliardi.

L’occasione, insomma, è di quelle ghiotte. Sia per il Paese, che consacrerà la sua immagine di economia trainante a livello mondiale, sia per il mercato del turismo internazionale, che già da quest’anno ha a disposizione una serie di nuovi collegamenti e di nuove suggestioni per vendere il Brasile.

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