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Il dominio degli affari

di Cristina Peroglio
Grazie alla fase di intenso sviluppo dell’economia, il Paese si sta affermando come una delle prime destinazioni per le trasferte dei manager della Penisola

Ritorna il mito dell'El Dorado. “Quando, sul finire del XIX secolo crisi economiche e disoccupazione percorsero le campagne europee, soprattutto nei Paesi meridionali, una parte dell'America Latina fu vista come il nuovo El Dorado, in cui ricominciare una vita di lavoro e giungere alla ricchezza”.

Questo racconta Giacomo Corna Pellegrini nel suo 'Geografia dell'America Latina', e inquadra un trend che sembra riprodursi oggi, a oltre un secolo di distanza.
In modo sicuramente più controllato e più legato ai processi di globalizzazione, il Sud America e, il Brasile in particolare sono tornati a essere l'El Dorado per la sofferente economia europea.
A dominare i flussi verso il Brasile, infatti, sono ormai da almeno un paio di anni le trasferte di lavoro, che hanno superato di slancio i numeri dei viaggi leisure. Un business travel, quello che si dirige verso l'impero carioca, che non si differenzia più di tanto dal target tipico del viaggiatore d'affari del nuovo millennio: rigido controllo dei costi, ricerca della tariffa migliore, trasferte che accorciano i tempi e i giorni di soggiorno, malgrado si parli di destinazioni lungo raggio.
Le isole felici restano i distretti produttivi delle eccellenze made in Italy. L'agroalimentare di altissima qualità e il vitivinicolo guardano al mercato brasiliano come terra di conquista più che come base d'appoggio per delocalizzare parte delle produzioni.
In questo caso, a viaggiare verso il Paese sono i titolari, i manager decisionali, e tornano, quindi, in agenzia, le richieste per la business class, per gli alberghi di alto livello e persino per le estensioni mare o tour per completare una trasferta lungo raggio.
Il comparto leisure, invece, resta al palo. Troppo caro il prodotto, secondo le adv, e non solo per le tasche dei clienti. L'innalzamento del livello economico e della qualità della vita del Brasile ha comportato una conseguente e inevitabile crescita dei prezzi, che hanno reso difficile anche per la produzione di viaggi la composizione di un'offerta competitiva da immettere sul mercato. La speranza del leisure sono i grandi eventi che il Paese ospiterà fra 2014 e 2016: si aspetta l'onda lunga della grande esposizione mediatica.

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