|

La chance olimpica

Non solo Rio, ma tutto il Paese si prepara al grande evento internazionale

Se per la Coppa del Mondo di calcio i telespettatori sono stati tre miliardi, per le Olimpiadi ne sono attesi cinque. E così il Brasile si deve prepararare ad accoglierli nel migliore dei modi, e per farlo investe in servizi di primo livello e ricettività d’alta gamma. L’obiettivo è quello di ‘spalmare’ l’effetto olimpico su tutti i mesi dell’anno, evitando la concentrazione dei flussi turistici che aveva caratterizzato l’inbound durante i Mondiali del 2014.

Per la nuova kermesse sportiva, che si terrà a Rio dal 5 al 21 agosto 2016, “è previsto un investimento di 11 miliardi di dollari - spiega il presidente di Embratur, Vinicius Lummertz -, dei quali il 40 per cento di natura pubblica, destinati a opere infrastrutturali”. I fondi saranno impiegati non solo per le strutture sportive e il potenziamento di quelle turistiche, ma anche per interventi su sicurezza, sanità, mobilità urbana e altri servizi pubblici essenziali.

I costi operativi dei tornei olimpici sono finanziati al 100 per cento da investitori privati, mentre le opere infrastrutturali sono coperte da finanziamenti pubblici (al 40 per cento) e privati e andranno a costituire il lascito extra sportivo più significativo delle Olimpiadi di Rio. Per esempio il complesso residenziale del Media Village, realizzato per ospitare giornalisti, troupe e arbitri in 1.320 appartamenti, sarà trasformato in abitazioni messe a disposizione della popolazione meno abbiente.  

Entro sei mesi Rio de Janeiro sarà oggetto di una radicale trasformazione, con una riqualificazione che partirà proprio dal recupero della zona portuale, dove i vecchi palazzi abbandonati saranno riconvertiti a uso culturale e gli hotel chiusi verranno riaperti, sul modello di quanto sperimentato a Barcellona per le Olimpiadi del 1992.

Sempre sul fronte della ricettività alberghiera, se la metamorfosi più radicale sarà quella di Rio, le grandi catene alberghiere stanno puntando lo sguardo anche su altre aree del Paese, dove sono già in costruzione nuove strutture a cinque stelle.
Intanto per spingere i flussi dall’estero il Paese ha siglato un’intesa con quattro mercati - Cina, Stati Uniti, Australia e Canada - che prevede un’esenzione dai visti valida per i turisti che si recheranno in Brasile nei 90 giorni a cavallo del periodo in cui sono previsti i Giochi.

Vedi Brasile; Vedi tutti i dossier di Lungo raggio; Vedi tutti i dossier Leggi anche: Brasile

Commenti di Facebook

Torna su
Chiudi