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La ricerca della felicità

Tornano in luce sui banconi delle agenzie le destinazioni tradizionali grazie alla rivalutazione del modello Itc e del villaggio all inclusive

Un viaggio ai Caraibi continua ad essere, per gli italiani, la realizzazione pratica della felicità. Tanto è vero che anche in un periodo come questo, in cui la situazione di crisi economica farebbe pensare ad una riduzione delle richieste, le agenzie di viaggi confermano un discreto interesse per il prodotto.

La ricerca della felicità, però, comporta che il prodotto che viene richiesto sia quello più facile e meno impegnativo possibile. Così, anche nei confronti delle mete carabiche, si va a cercare la sicurezza del classico pacchetto charter abbinato al soggiorno in villaggio all inclusive. Se da una parte, infatti, i Caraibi classici sono anche quelli sui quali le politiche di prezzo degli operatori portano a realizzare pratiche più convenienti, dall’altra la scelta non viene solamente guidata da questioni di budget.

La diagnosi delle agenzie è chiara: a muovere la clientela italiana più verso Cuba, Repubblica Dominicana e Messico rispetto alle altre isole dell’area ci sono, sicuramente, motivi di convenienza economica, ma anche, e forse soprattutto, l’offerta che queste destinazioni sono capaci di mettere in campo.

Una serie di proposte che sono in grado di rispondere alle esigenze di target molto differenziati, che vanno dalle famiglie ai gruppi di amici alle coppie. Per queste ultime, le agenzie precisano: per chi è in cerca di relax (oppure per chi è in viaggio di nozze), la proposta si amplia e va a toccare anche le isole più piccole, quelle che offrono un prodotto più esclusivo e tagliato su misura.

Anche gli ultimi dati della Caribbean Tourism Organization sembrano confermare l’andamento evidenziato dalle agenzie. Le isole maggiori, oltre ad avere flussi di traffico evidentemente più sostenuti rispetto alle altre, mostrano un risveglio da parte dei flussi europei, in particolare per quanto riguarda la Repubblica Dominicana.

Segno, in parte, della fine della congiuntura economica negativa per molti Paesi del Vecchio Continente, e in parte della preferenza che viene accordata dalla clientela a un modello che assicura una maggiore sicurezza, sia dal punto di vista del prodotto, sia da quello dei prezzi.

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