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Le vacanze di target alto

Tutti voglio andare ai Caraibi. È la meta più gettonata dell’inverno, come testimoniano sia le agenzie di viaggi sia i più recenti studi sulle preferenze degli italiani. Ma non tutte le destinazioni dell’area sono coinvolte dall’ondata positiva generata dalle scelte dei clienti della Penisola.

È evidente, infatti, dai risultati dei primi mesi dell’anno il recupero di appeal da parte delle mete caraibiche, ma con ritmi e modi differenziati. L’indicazione fondamentale, che segnala il trend della regione, è l’andamento positivo delle cosiddette isole minori contro, invece, un calo di numeri per le destinazioni maggiori. Anguilla, Aruba, Belize, Isole Cayman, Curaçao, Guyana, Haiti, Montserrat, Saint Kitts e Nevis e Suriname sciorinano dati in crescita, mentre Cuba e Repubblica Domincana fanno fatica ad afferrare la ripresa.

La tendenza che disegnano i dati è piuttosto evidente: a marciare a ritmi sostenuti sono le isole che hanno un livello di prezzo rivolto al target alto, mentre i Caraibi con livelli di prezzo accessibili al mass market faticano di più. Segnale chiaro che il prodotto si sta consolidando su un mercato up level, che non sta soffrendo della crisi economica, mentre il target medio o medio-alto ha perso potere d’acquisto e, quindi, ha meno disponibilità di spesa per programmare un viaggio.

I Paesi dell’area, peraltro, sono ben consci di queste dinamiche e si stanno attivando per recuperare terreno sia lavorando sulla collaborazione con il trade, sia valorizzando lo sviluppo turistico attraverso una linea sostenibile.

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