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Il trionfo dell'all inclusive

Le agenzie segnalano richieste per i combinati, ma a guidare le vendite sono i soggiorni

Per anni sono stati una delle destinazioni più classiche del periodo invernale, così impressi nell’immaginario collettivo da aver campeggiato anche nel titolo di qualche film di Natale: i Caraibi oggi hanno forse perso un po’ di quell’allure che li circondava fino a qualche anno fa, eppure in agenzia continuano a tenere banco. Che sia Cuba o Santo Domingo, le spiagge dello Yucatan o Antigua, la richiesta verso il Caribe spinge i t.o. a non abbassare la guardia, mantenendo sul mercato una proposta di resort, villaggi e soprattutto collegamenti aerei da vendere in agenzia.

“I Caraibi hanno un vantaggio - spiega Andrea Fardi, titolare dell’agenzia La Luna nel Pozzo di Massa Carrara -: sono facilmente abbinabili e portano a tante soluzioni di viaggio diverse, dalla vacanza mare secca al tour negli Usa o in Messico, fino alle crociere”. Un ventaglio di proposte in grado di accontentare target, budget ed esigenze diverse, mettendo insieme anche tanti viaggi nella stessa vacanza.

Anche se, dicono i dettaglianti, a trionfare nella stagione invernale è il classico pacchetto all inclusive. “I nostri clienti vogliono soprattutto fare una vacanza al mare, quindi prenotano il classico pacchetto di una settimana in resort con volo charter”, conferma Giuseppe Puja, titolare della Suggestione Viaggi a Verona.

Le destinazioni più richieste, aggiunge Anna Cardarelli, addetta al banco della Bengodi Viaggi di Roma, sono “soprattutto Cuba e la Repubblica Dominicana, quelle che offrono tariffe a costi più contenuti”.
Inoltre, fa notare Monica Amoruso, addetta alle vendite della milanese Nuove Ali, “si è aperta un po’ l’isola di Antigua perché hanno introdotto un collegamento charter: per raggiungere le altre destinazioni bisogna prendere voli interni, quindi i costi per i clienti aumentano”.

L’amore per il charter del turista italiano, quindi, è anche un giusto interesse per il prezzo adeguato.
Superate le feste natalizie, sottolinea Giusy D’Ambrosio, titolare de Il Periscopio di Bari, “da gennaio in avanti abbiamo richieste per Santo Domingo, Yucatan e Aruba, spesso anche in abbinamento a tour negli Usa o in Messico che si concludono con il classico soggiorno mare”.

La questione Cuba
Cuba in particolare sembra continuare a esercitare un certo appeal sui viaggiatori italiani. “Fino a metà gennaio va molto Cayo Largo in formula pacchetto da 9 giorni e 7 notti - assicura Roberto Minganti, titolare della bolognese Viaggi di Riz -: alcuni magari chiedono di abbinarla a qualche giorno a L’Havana, ma abbiamo anche chi vuole fare un tour e poi un’estensione mare a Varadero”.

In questo caso, prosegue, “consigliamo di soggiornare in hotel almeno quattro stelle, in modo da assicurare un certo livello di servizi”.

Un discorso a parte meritano le crociere: negli ultimi anni i player del mare stanno presidiando il mercato caraibico in modo massiccio. “Abbiamo alcune pratiche per crociere in partenza da Miami - commenta Veronica Cesaro, addetta alle vendite della Vomero Travel di Napoli -: i clienti scelgono di solito l’itinerario tra i Caraibi classici, spesso con il Capodanno incluso”. A fare la parte del leone sono soprattutto le compagnie più note sul mercato italiano che, dicono le adv, richiamano soprattutto coppie: “Chiedono tutti navi italiane - conferma Andrea Fardi -: ci sarebbero molte alternative anche tra le altre compagnie, ma i clienti italiani si sentono più a casa e si fidano di più, probabilmente l’ambiente internazionale intimorisce un po’”.

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