Il traguardo dei 27,5 milioni di arrivi sembra ormai alle porte. Dopo una prima metà dell’anno contrassegnata da un tasso di incremento pari al 7 per cento, anche i mesi successivi sembrano indicare che il 2015 dei Caraibi si stia rivelando come un anno da ricordare per tutti i Paesi dell’area.
A fare da traino, secondo i dati presentati nel corso dell’ultima edizione del Wtm dalla Caribbean Tourism Organization, il boom di Cuba, complice il nuovo corso dopo la fine dell’embargo Usa. Per l’isola l’incremento dei primi sette mesi dell’anno in corso è stato pari al 16,9 per cento, per un totale di 2,2 milioni di turisti internazionali.
Un trend confermato anche sul mercato italiano, che testimoniano le agenzie di viaggi interpellate da TTG nelle pagine precedenti. Robusto anche il passo avanti della Repubblica Dominicana, +7,6 per cento e 3,4 milioni di viaggiatori tra gennaio e luglio, mentre diversi Paesi veleggiano con tassi a doppia cifra, a partire da Aruba (+15,8 per cento) e Barbados (+14 per cento).
Per sostenere il trend sono partiti i progetti per nuove aperture sul fronte del ricettivo: in programma la realizzazione di almeno 50 complessi di rilievo, con l’immissione sul mercato di circa 10mila camere in più nei prossimi anni, in aggiunta ai 12 hotel inaugurati nel corso dell’ultimo anno.