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Ruolo decisivo per le agenzie

di Cristina Peroglio

Su alcune destinazioni sono la competenza e la conoscenza dell’agente di viaggi a fare la differenza.

Il Sudafrica sembra essere una di queste: un Paese reso solo relativamente famoso dai Mondiali di calcio, che una volta proposto è in grado di rispondere alle esigenze di buona parte della clientela. “Ma serve la conoscenza - dice senza mezzi termini Lorenza Razzano, titolare di Punto Blu a Frattamaggiore (Napoli) - perché bisogna saper spiegare al cliente la ricchezza e il grande fascino del Paese”. Sulla stessa lunghezza d’onda Gianni Salvo, titolare di Blue Marlin Viaggi a Roma. “Quello in Sudafrica è un viaggio affascinante - dice, dopo esserci stato personalmente 5 volte -. Al di là del parco Krueger e dei safari, ci sono le città che sono spettacolari, il Capo di Buona Speranza o, al confine con la Namibia, il deserto del Kalahari. È un Paese che offre molto, ma bisogna saperlo spiegare”.  

Eppure, secondo Floreana Pistacchio, addetta vendite di Alberta Viaggi a Torino: “È il Paese ideale per avvicinarsi a questo continente - sostiene -. È un’Africa tutto sommato semplice, che offre natura, città e cultura in un contesto di strutture di buon livello. Può essere un primo approccio ideale all’area”. Malgrado questo, la destinazione viene ancora considerata ‘lontana’ dai turisti italiani.

Salvo casi particolari (come quello della Last Minute Tour di Abbiategrasso, dove il responsabile di agenzia spiega: “Il Sudafrica non si deve spingere molto, è abbastanza conosciuto e richiesto dal cliente”) solitamente il ruolo del dettagliante è fondamentale. “Non è una meta per tutti - racconta Monica Filippazzi, responsabile di agenzia per I tesori del Mondo a Pizzighettone (Cremona) - almeno in una realtà come la nostra: non viene richiesta, ma è da proporre, spiegare, consigliare”.

Quando si riesce, però, a convincere il cliente, i risultati sono sempre soddisfacenti. “Per il prossimo autunno - dice Pistacchio di Alberta Viaggi a Torino - abbiamo già un gruppo abbastanza corposo in partenza per il Paese”.

I target principali

La vera spina dorsale delle partenze dall’Italia verso il Sudafrica sono i viaggi di nozze. “Lo vendiamo soprattutto agli honeymooner - spiega Monica Armani, addetta vendite di Bluvacanze Nizza a Torino -. D’altra parte, è un viaggio abbastanza impegnativo, e quando se ne parla alle famiglie con bambini si sente subito storcere il naso per paura della malaria, anche se in realtà è il Paese africano con la minore possibilità di contrarre questa malattia”.

La stagionalità, infatti, è invertita, e i viaggi realizzati nella nostra estate portano in Sudafrica proprio nel periodo più freddo e più secco. “Ad agosto, che è anche il mese migliore per vedere i ‘big five’ da vicino nella riserve - spiega Salvo di Blue Marlin Viaggi a Roma - il clima è secco e rigido, ed è molto difficile trovare zanzare in giro”. Ma la paura può più del buonsenso: “Noi ci proviamo a vendere alle famiglie - ironizza Razzano di Punto Blu a Frattamaggiore (Napoli) - ma sembra che i ragazzi al di sotto dei 16 anni siano particolarmente cagionevoli”.

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