Un anno di crescita su quasi tutti i fronti. Il Canada archivia il 2010 con arrivi in rialzo dai principali mercati, anche se resta forte la percentuale di turisti provenienti dai vicini Stati Uniti. I visitatori in arrivo dagli States, infatti, hanno superato, l'anno scorso, quota 16 milioni, con una crescita del 2,3 per cento rispetto al 2009. Il resto degli arrivi si è invece attestato a quota 4,45 milioni, il 6,8 per cento in più sul 2009.
Cresce anche il peso dell'Europa: sono stati 2,36 milioni i turisti che dal Vecchio Continente si sono recati in Canada nel corso del 2010, con un incremento di 5 punti percentuali. Una crescita che ha interessato tutti i Paesi monitorati dalla Canadian Tourism Commission e che vedono Regno Unito e Francia, fortemente legati al Canada da relazioni commerciali e storiche, posizionarsi ai primi posti dei bacini emissori con, rispettivamente, 727mila e 440mila visitatori nel corso del 2010. L'Italia, con una crescita dei turisti dal 2009 al 2010 di 9,1 punti percentuali, si posiziona al quinto posto, alle spalle di Germania e Paesi Bassi. L'unico Stato europeo a registrare una decrescita è la Spagna, mentre l'incremento più sostenuto è quello della Danimarca, con il 23,5 per cento.
A livello mondiale, infine, si registra un'avanzata, anche per il Canada, del turismo Brics. Cina, India e Brasile hanno, infatti, registrato incrementi in termini di arrivi a doppia cifra, rispettivamente del 20,4, 18,5 e 29,8 per cento. In generale, la totalità dei Paesi monitorati dall'ente turistico canadese registrano incrementi tra 2009 e 2010, con la sola eccezione dell'area centroamericana, i cui arrivi turistici sono diminuiti di 12,5 punti percentuali.
Pubblicato il 16/06/2011