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L'onda lunga dell'Italia

di Aurora Azzolini

Un 2010 di grandi numeri per il Giappone. Le statistiche ufficiali, appena rese note dalla Japan national tourist Organization, mostrano una performance di grande crescita per il Paese, che nell'anno appena concluso ha fatto registrare il record di tutti i tempi, con 9 milioni 440mila turisti sbarcati sul suolo del Sol Levante e una ripresa sull'anno precedente di quasi 25 punti percentuali.

A guidare la ripartenza dei flussi internazionali verso il Paese, sicuramente i mercati dell'area, in particolare la Corea del Sud, che ha fatto registrare un incremento di visitatori, anno su anno, del 53 per cento. Altro motore dell'incremento dei flussi turistici giapponesi è stata la Cina, con un 40 per cento, grazie anche alle facilitazioni sui visti per l'ingresso nel Paese partite nel luglio dello scorso anno.

Un quadro di ripresa dal quale non è esclusa l'Europa: buone performance di incremento hanno fatto registrare la Germania, la Russia e anche l'Italia, che nei primi 9 mesi ha avuto una progressione di oltre il 4 per cento negli arrivi.

Per la Penisola si tratta di un'onda lunga partita ormai da circa tre anni. Le agenzie di viaggi italiane, infatti, confermano il dato ma sottolineano come l'interesse per il Paese sia in deciso incremento ormai da qualche tempo e come si tratti di un prodotto ad alto valore aggiunto, sul quale i professionisti della distribuzione possono ricavare margini interessanti e grandi soddisfazioni.

Secondo i dettaglianti, infatti, il Giappone è una meta che va sicuramente spinta e promossa sulla clientela, che non la richiede se non in casi specifici. Ma, nello stesso tempo, permette all'agente di viaggi di offrire una valida alternativa a chi già è esperto di destinazioni asiatiche, grazie alle caratteristiche peculiari dell'offerta turistica del Paese.

Si tratta, in ogni caso, di un prodotto che va costruito su misura, dicono le adv, e non venduto a pacchetto: il lavoro di collaborazione con i tour operator che programmano la destinazione risulta decisivo, così come la competenza e la conoscenza del Paese da parte della distribuzione. Un viaggio nel Sol Levante è riservato, infatti, a un target di clientela definito, motivato dalla scoperta della cultura e con capacità di spesa abbastanza elevate.

Pubblicato il 03/02/2011

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