È l’ultima tendenza del turismo sull’isola di Mauritius, la nascita di complessi residenziali di lusso dedicati al turismo internazionale.
"Il real estate è una tendenza in grande sviluppo negli ultimi anni - spiega Paola Cerri, account director Mtpa Italia - ed è stato pensato per affincare il segmento alberghiero tout court”. Un affiancamento sul quale l’isola sta investendo molto. Lo sviluppo di questo segmento consente, infatti, di assicurarsi non solo un turismo di alto livello, ma soprattutto di valorizzare il territorio creando insediamenti complessi di alto valore di mercato.
"Nel corso dell’ultimo lustro - spiega Cerri -, Mauritius ha visto sorgere diverse strutture di real estate, all’insegna del Irs (Integrated resort scheme) che consente ai cittadini stranieri con elevate possibilità economiche di acquistare ville di lusso di categoria internazionale, con elevati servizi annessi come campi da golf, marina, piscine private, strutture nautiche e altre strutture sportive, centri benessere che siano all’interno del resort”.
Comprare casa a Mauritius in una di queste strutture costa non meno di 500mila euro. Fra le proprietà e i gruppi di investimento più rilevanti ci sono Anahita The Resort, Villas Valriche, Les Salines e il Tamarina Golf Estate & Beach Club. "Ma altri progetti sono in corso e nuove strutture hanno visto una recente apertura - spiega Cerri -: la zona di Grand Baie ospita dallo scorso anno le ville e gli appartamenti in stile mediterraneo di Port Chambly, mentre la zona di Black River Gorges è sede del primo equestrial estate dell’isola, il Matala Villas Mauritius Equestrian real estate & spa. Ha inoltre debuttato la prima marina di Mauritius, La Balise Marina, completa di ville e residenze private pensate per un target di alto livello".
Anche le strutture di real estate rientrano all’interno delle categorie di rating per le strutture ricettive che l’isola ha appena lanciato, per assicurare livelli di qualità ma soprattutto di sostenibilità. "L’Mtpa ha recentemente applicato un nuovo sistema di classificazione delle strutture alberghiere dell’isola - dice Cerri - proprio a favore di un’industria del turismo più sostenibile che preveda il rispetto di semplici regole base fra le quali il rispetto dell’equilibrio ambientale attraverso comportamenti volti alla salvaguardia del territorio e dei suoi abitanti, politiche di risparmio energetico e pratiche basate sulla filosofia ‘Mauritius, isola sostenibile’".