Il lusso accessibile sbarca sull'isola

Il lusso può essere accessibile anche in un’isola, come Mauritius, famosa per l’alta qualità dell’offerta ricettiva.

Ne è convinto l’ente del turismo, che da tempo ha fatto suo questo concetto per estendere il raggio d’azione anche ad altre tipologie di clientela, oltre a quella dei big spender.
Non un ossimoro, dunque, ma una vera e propria formula di ricettività che non resta confinata all’ospitalità alternativa delle guest house, ma viene declinata in diverse soluzioni.

“Bisogna intendersi bene sul significato di lusso accessibile - commenta Lisa Bigoni, responsabile in Italia di Mtpa -. Non è, infatti, necessario ricorrere per forza alle guest house per trovare un ottimo rapporto tra qualità e prezzo, si può optare anche per un resort cinque stelle con formula all inclusive”. Questo tipo di hotel, infatti, applica prezzi interessanti in determinati periodi dell’anno per incentivare target specifici, come quello delle famiglie, per non parlare poi dei cinque stelle che, magari, sono nell’entroterra ma garantiscono un ottimo rapporto tra qualità e prezzo, “dando comunque la possibilità di vivere un’esperienza di autentica ospitalità ‘à la mauricienne’, a contatto con la natura”.

È dunque necessario aver ben presente il cliente con cui ci si rapporta: “Mauritius, infatti, offre a ciascun target prodotti in linea con le sue aspettative - spiega ancora Bigoni -: dai millennials che non vogliono rinunciare alla tecnologia, alle famiglie con bambini, fino al nuovo target dei normtrotter, i viaggiatori in cerca di un’esperienza sempre più personalizzata e autentica per scoprire la destinazione e il suo contesto culturale”.

Una volta individuato il target di riferimento, il dettagliante tramite il tour operator può prenotare su richiesta ville, guest house e i cosiddetti ‘auberge’ tramite l’Ahrim, l’Associazione di Albergatori e Ristoratori “che con le sue 92 strutture rappresenta l’80 per cento della ricettività dell’isola”.

Stefania Galvan