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Usa

La scalata dell'Italia

Cresce l’importanza del mercato italiano per il comparto turistico degli Stati Uniti.

Secondo gli ultimi dati, relativi allo scorso novembre ed elaborati da Brand Usa, l’ente governativo che si occupa di monitorare l’andamento dei flussi turistici, l’Italia è all’11esimo posto della classifica dei maggiori mercati di riferimento con 810mila arrivi, per una crescita, rispetto al 2010, dell’8,5 per cento. Brand Usa prevede che il mercato italiano possa raggiungere la soglia di un milione di arrivi entro il 2016. Già a partire dal 2012 si prevede che gli arrivi italiani aumenteranno del 3 per cento per 942mila turisti.

Gli italiani che si recano negli Stati Uniti lo fanno, in maggioranza, per trascorrere le proprie vacanze: sono stati 682mila, fino al novembre del 2011, per un aumento dell’8 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In crescita del 15 per cento anche la quota del business travel, con 119mila arrivi. Il prodotto Stati Uniti è sempre più apprezzato dagli italiani, tanto che, nel 2010, è aumentata anche la media dei pernottamenti, passati da 8 a 9 giorni.

Sempre secondo i dati di Brand Usa, nel 2010, i turisti italiani che hanno deciso di prenotare il loro viaggio per gli Usa, lo hanno fatto 86 giorni prima della partenza, mentre l’anno precedente erano 73 giorni prima. Inoltre, il 25 per cento di questi turisti prenota il proprio viaggio attraverso un tour operator. La porta d’ingresso scelta dagli italiani per sbarcare negli Usa resta New York, che raccoglie il 58,4 per cento degli arrivi, poi la California, con il 19,2 per cento e la Florida, 17,5 per cento.

In forte crescita San Francisco, il cui aeroporto ha visto nel 2011, un incremento degli arrivi italiani del 29 per cento, per un totale di 35.642. Numeri confermati anche dall’aumento delle presenze turistiche italiane in città che, secondo i dati della San Francisco Travel Association, nel 2011 hanno registrato una crescita del 25 per cento.

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