Sei aree tematiche con gruppi di lavoro dedicati. Si articola su queste linee guida Puglia365, il Piano Strategico del Turismo della regione che vede coinvolti operatori, enti locali e associazioni del settore.
Le aree di intervento
Accoglienza, formazione, infrastrutture, innovazione, promozione e prodotto sono le materie di intervento, su cui si concentrano i gruppi di lavoro, in modo da condividere gli obiettivi sul piano del marketing e poter arrivare a realizzare reti d’impresa.
Per quanto riguarda il primo punto “l’obiettivo - sottolinea l’assessore Loredana Capone - è di qualificare il sistema di accoglienza della Puglia. Il lavoro che stiamo facendo con gli operatori e le istituzioni si basa anche sulla condivisione di un patrimonio di conoscenza e di informazioni che viene messo in comune. È questa anche la grande sfida”.
“L'eccessiva dipendenza da alcuni mercati - analizza l’amministratore unico di Four Tourism, Josep Ejarque -, il volume di turisti stranieri ancora da incrementare e la supremazia del turismo balneare rispetto agli altri segmenti sono fattori su cui riflettere per migliorare”.
“Troppo pochi i repeater’”
E sulla necessità di passare concretamente all’azione interviene anche Paolo Verri, chiamato dal presidente Emiliano come commissario straordinario di Puglia Promozione.
“Sarò onesto - dice -: il turismo pugliese deve passare dalla fase ‘startup’ alla fase ‘impresa’”. La Puglia, in questi anni, ha fatto passi da gigante, confermandosi come destinazione cool per i giovani e come meta perfetta per un target medio di clientela. “Adesso però è necessario consolidare - dice Verri -: abbiamo un ricambio di clienti molto alto, con una riconferma solo del 50 per cento dei turisti”.
Per ottenere questo risultato, l’assessore Capone insieme a Puglia Promozione sta tracciando una serie di linee guida che prevedono “tre allargamenti: uno stagionale, uno territoriale e uno di prodotto”.
Il dialogo con gli imprenditori
Se l’obiettivo è quello di strappare flussi ai competitor “bisogna ragionare con gli imprenditori, che devono rendere fruibili le infrastrutture per un periodo molto più lungo di tempo rispetto ad oggi - dice Verri - supportandoli per utilizzare i fondi per le imprese”.
D’altro canto, supportare gli imprenditori vuol anche dire qualificare il ricettivo, perché la Regione scommette su molti target, compresi quelli up e upper level, sfruttando il turismo che può essere generato dalla clientela delle aziende pugliesi che, a livello internazionale, sono leader di mercato. Senza contare la spinta del ‘distretto del lusso’ dell’area di Fasano.
Inbound, strategia in sei mosse
Avviate le consultazioni con operatori e istituzioni per definire il Piano Strategico del Turismo