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"Una stagione di buoni risultati"

Il presidente di Federalberghi avanza previsioni positive ma sottolinea le difficoltà del comparto

Si prevede un’estate molto positiva per le strutture turistiche della regione. “Dalle prenotazioni che abbiamo in casa sembra che i risultati saranno importanti, almeno in termini di arrivi. Dal punto di vista della spesa turistica, è tutto da vedere”.

È realista Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi Puglia (nella foto), nelle prospettive per la prossima estate. “Prevediamo un dato positivo, ma non credo che vedremo il sold out. È pur vero che alcune destinazioni nostre competitor, in particolare quelle del Nord Africa, quest’estate sono pressoché chiuse, e questo ci darà una boccata di ossigeno da una concorrenza sleale in termini di prezzo, ma non è certo questo l’unico ostacolo alla crescita del comparto nella nostra regione”.

Caizzi punta il dito, in particolare, sull’abusivismo, che, dice “mette in crisi l’intera filera turistica. È necessaro regolamentare la situazione - attacca -: nella nostra realtà, negli ultimi 10 anni anni, con il proliferare di queste forme di accoglienza paralberghiera (che non sono regolamentate in nessuna maniera e che non hanno obblighi di tipo fiscale) hanno chiuso molte strutture. Se ci fosse veramente il sold out, magari sarebbe la spinta per riaprire le imprese che abbiamo perso”.

Il dato di fondo, secondo Caizzi, è che la Regione è turisticamente ancora immatura.   
“Siamo una destinazione abbastanza giovane per quanto riguarda il turismo, che sconta, in un certo senso, proprio questa sua esposizione recente sul mercato dei viaggi - spiega -. È stato avviato il percorso per identificare il brand e riempirlo di elementi caratterizzanti della regione, ma abbiamo dei problemi di fondo, uno dei quali è il valore dei turisti”.

L’obiettivo, secondo Caizzi, è che il Pil del turismo in regione arrivi a crescere a doppia cifra, mentre al momento “siamo una meta turistica, ma il turismo produce poco reddito”.
Per arrivare a una maggiore redditività è necessario, oltre ad un abbattimento della pressione ficale per consentire “anche lavori di risistemazione degli alberghi, perché dobbiamo ammettere che abbiamo strutture ancora ferme agli anni Settanta”, aumentare l’accessibilità della Regione tutto l’anno. “Il vero problema della regione è la possibilità di raggiungerla comodamente - dice polemico -. Noi siamo, come tutto il Sud, figli di un Dio minore per quanto riguarda il trasporto ferroviario: non abbiamo l’alta velocità e mettere le Frecce sulla linea tradizionale non risolve certo la questione”.

Caizzi, allora, insiste sulla necessità di uno sviluppo aeroportuale diverso e affronta il controverso tema dei fondi per i vettori low cost: “Si fa tanta polemica - dice -, mentre in realtà a mio parere il tema non è toglierli, ma piuttosto massimizzare l’investimento”.

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