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Il Paese si fa largo in agenzia

di Valeria Di Rosa

Una meta che si fa strada con fatica tra i cartonati e le vendite d'agenzia, ma che promette soddisfazione sia agli agenti che alla clientela. "La Turchia è una destinazione che piace molto e che spingiamo volentieri - afferma Federica Lunardi, addetta vendite di Valpantena Viaggi a Verona - perché è in grado di accontentare target diversi e di porsi come destinazione alternativa alle classiche del Mediterraneo".

La meta, tuttavia, nonostante un interesse che si fa più vivo con gli anni, non è ancora alla ribalta nelle vendite. "Difficilmente un cliente entra in agenzia e chiede di andare in Turchia come prima scelta - ammette Mario Caezza, titolare di Icaro Viaggi a Calimera (Lecce) -; sta a noi cercare di spingerla, presentandola come una meta alternativa, dall'offerta variegata e dai prezzi competitivi".

Il Paese, dunque, negli ultimi anni sta emergendo grazie anche ai progressi politici portati avanti dal Governo. "Sicuramente è una meta che desta interesse - commenta Roberta Lombardi, banconista di Ippogrifo Viaggi a Brescia - e che non risente troppo delle paure che, in genere, riguardano i Paesi dell'area islamica". Questo è stato, per molti anni, il punto critico su cui gli agenti hanno dovuto fare i conti nel proporre la destinazione. "Spesso è molto difficile venderla - dichiara Luca Andreini, titolare della Granducato Viaggi a Firenze - perché viene associata ai disordini dell'area mediorientale o nordafricana, e occorre spiegarlo pazientemente al cliente".

La risposta dei dettaglianti è, ancora una volta, quella della conoscenza del prodotto proposto. "Noi - continua ancora Andreini - la proponiamo in tutti i modi, perché la conosciamo ed è una destinazione su cui puntiamo". La varietà delle soluzioni, inoltre, dai tour culturali al balneare al city break a Istanbul, unita alla buona offerta voli, permette agli adv di creare pacchetti sempre diversi, a seconda delle esigenze della clientela. "Per noi - dichiara Emanuela Ciocchetti, banconista della Fedux Travel a Urbino - la Turchia è ottima soprattutto per i tour culturali e naturalistici perché ha un'offerta molto varia e si adatta anche a un target esigente". La varietà è la chiave di volta del Paese anche per Mario Caezza. "Sono tantissime le possibilità di vacanza - conclude l'agente -. Per ora è poco conosciuta alla massa, ma è una scommessa che accettiamo".

 

Villaggi internazionali: la lingua frena gli italiani

 

Non sono i villaggi l'asso nella manica del Paese. "Ce ne sono - spiega Roberta Lombardi, banconista della Ippogrifo Viaggi a Brescia - però sono per la maggior parte internazionali e non rispondono alle aspettative della tipica famiglia italiana". L'offerta si concentra, per la maggior parte, nella zona di Antalya e Bodrum. "Si tratta spesso di strutture nuove - aggiunge Federica Pacelli, addetta vendite della Capricci Viaggi a Verona -, con servizi di alta qualità e anche ben collegati sul fronte charter". Una realtà su cui concorda anche Gabriele Misiano, titolare della milanese Fox Viaggi. "Il mare è molto bello, anche se per gli italiani il vero problema all'interno delle strutture sono le lingue". I prezzi, rispetto ad altre mete del Mediterraneo, vengono incontro al cliente, anche se, continua Federica Pacelli: "Non è vero che sia una meta low cost: per una famiglia una settimana costa in media sui 3.500 euro".

 

Eliminato il visto per la Russia

 

Non solo europei. La Turchia sta concentrando gli sforzi anche per aprirsi ai mercati orientali, in primis la Russia. Dal 16 aprile, infatti, sono in vigore nuove disposizioni che permettono ai russi di recarsi nel Paese senza bisogno del visto, per un massimo di 30 giorni. Una mossa che il Governo ha intrapreso per porsi in alternativa a Egitto e Tunisia, mete generalmente apprezzate dalla clientela russa.

 

Pubblicato il 6/06/2011

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