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"Una meta capace di imporsi"

di Domenico Palladino

La Turchia si conferma come destinazione emergente del panorama turistico italiano. Gli agenti di viaggi sono soddisfatti delle vendite, che si riescono a destagionalizzare. Durante la bassa stagione, infatti, vengono proposti fine settimana a Istanbul, mentre in primavera e in estate si vendono i tour culturali e i soggiorni mare o in caicco.


"La Turchia è molto richiesta soprattutto da chi vuole fare un viaggio all'insegna della cultura - afferma infatti Luciano Carlicchi, titolare dell'agenzia Grifo Viaggi di Perugia -. La gran parte delle nostre vendite, circa il 70 per cento, si concentra su Istanbul che, oggi, è diventata una meta di carattere europeo, con strutture ricettive di buon livello e un ottimo rapporto qualità prezzo". Proprio la competitività economica è uno dei principali vantaggi della città, dove "si può fare un weekend in hotel di charme spendendo cifre abbordabili  per chiunque e noi spingiamo molto questa soluzione" rimarca da Roma Massimo De Angelis, titolare di Travel City. Secondo gli adv, un pacchetto di due settimane che abbini mare e tour si può acquistare anche per 800 euro.


Oltre ad Istanbul, la Turchia offre anche la possibilità di itinerari: il più noto e richiesto è quello nella Cappadocia, che si "vende per lo più come viaggio guidato durante la stagione estiva, quando i clienti hanno più giorni da spendere per la vacanza" nota Cristina Cupido, responsabile della sede ternana di Fulginium Viaggi.


Ancora in fase di consolidamento tra gli agenti è invece il segmento balneare, che stenta ad affermarsi appieno. "La grossa limitazione - spiega Gina Franzoni, addetta alle vendite di Orchidea Viaggi, a Segrate, in provincia di Milano - è che il mare turco si raggiunge direttamente solo con i voli charter e si è quindi condizionati dalla durata del soggiorno".

 

Per Johnny Malerba, amministratore unico della romana Viaggi Sex Appeal, "il balneare si vende meno di altri prodotti ma le strutture, per lo più internazionali, sono valide. Basta spiegare al cliente le caratteristiche; ad esempio, che non troveranno cibo e animazione italiana". Ma Vincenzo Lombardo, titolare di Paesi del Mondo, a Ostia, è ottimista perché, nonostante le difficoltà, "all'italiano piace la novità" e alla fine anche le spiagge turche non stenteranno ad affermarsi sul mercato.


Poco spazio ai combinati, prodotto da affinare

 

Un passaggio ancora complicato, per le agenzie, è organizzare dei combinati nel Paese. La difficoltà di raggiungere la parte balneare della destinazione con i voli di linea rende la costa turca non particolarmente adatta come possibile estensione mare. "Vendiamo Antalya prevalentemente da sola - spiega Mirko Crosta, titolare dell'omonima agenzia di viaggi a Napoli - perché organizzare una vacanza combinata è complicato". Conferma l'opinione anche Andrea Ambrosi, titolare di Valpantena Viaggi di Verona: "Il soggiorno balneare è la soluzione meno richiesta della Turchia, anche perché è difficile abbinarlo ad altro". Più probabile che, se si hanno più giorni a disposizione, si scelga di abbinare alla visita ad Istanbul qualche giorno in Cappadocia. In controtendenza Loredana Rinaldi, direttore tecnico dell'agenzia milanese Nessie Viaggi, che invece riscontra interesse anche per i combinati che abbinano "ad un itinerario culturale il soggiorno balneare".

 

In famiglia sul caicco

 

"Il caicco è stato un grande successo nel 2009. È un tipo di vacanza adatto a chi ama il mare e sa adattarsi, visto che spesso le condizioni non sono molto confortevoli". Riassume così Massimo de Angelis, titolare di Travel City, l'opinione della gran parte degli agenti di viaggi su questo prodotto che suscita molto interesse tra i clienti. "Vendo le vacanze in caicco da 15 anni - conferma Johnny Malerba, amministratore di Viaggi Sex Appeal - e oggi sono una soluzione divertente anche per le famiglie". "L'unica resistenza - sottolinea però da Napoli Mirko Crosta, titolare di Mirko Crosta Viaggi e Turismo - è il fatto che si condivide uno spazio ristretto e il modo migliore è vendere la settimana in caicco ad un gruppo già formato". Dello stesso avviso Vincenzo Lombardo, titolare di Paesi del Mondo che aggiunge: "La pratica si chiude se incontri otto amici che viaggiano insieme o due famiglie".

 

Capitale della cultura: "Scarsa comunicazione"

 

Il 2010 è l'anno di Istanbul come Capitale europea della cultura. L'occasione per diffondere la propria immagine all'estero sembra essere sfuggita. "È mancata un'adeguata comunicazione" dichiara Mirko Crosta, titolare dell'omonima agenzia. Davanti a questa novità, però, "i clienti si sono mostrati particolarmente interessati" aggiunge Luciano Carlicchi, titolare di Grifo Viaggi.

 

Pubblicato il 20/05/2010

 

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