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Protagonista la sicurezza

Le mosse di Sicilia e Sardegna, tra la tutela della salute e quella dell'economia turistica

La Sicilia e la Sardegna. Queste le due mete più ambite dagli italiani dell’era del dopo Covid secondo un’indagine di Demoskopika, che ha tracciato il ‘tasso di appartenenza turistica regionale’, ossia il rapporto tra i turisti che trascorrono la propria vacanza nella regione di residenza e il totale dei vacanzieri di quella regione. Due isole che, però, contano di ospitare presto anche visitatori provenienti dal resto della Penisola.
“Vogliamo sperare che a giugno, se si apre il passaggio da una regione all’altra, si possa attivare un minimo di turismo - ha affermato il governatore della Regione Sicilia Nello Musumeci -. Se supereremo questo blocco, in Sicilia saremo felici di ricevere chi proviene dalle altre regioni d’Italia”. Ovviamente, aggiunge, chi arriverà “si dovrà sottoporre alla misurazione della temperatura, dovrà mostrare l’autocertificazione e rispettare tutte le misure di sicurezza”.
Intanto l’assessore al Turismo Manlio Messina vuole mettere in campo un fondo da 75 milioni di euro per acquistare pernottamenti in albergo da offrire poi ai viaggiatori: per ogni soggiorno di tre notti una sarà gratis. Le amministrazioni locali potranno inoltre acquistare biglietti per musei e attrazioni e regalarli ai viaggiatori.

La carta green
A insistere sul fattore sicurezza è anche la Sardegna, che si gioca anche la carta green. “Si sta lavorando per stabilire un passaporto sanitario” ha spiegato ai giornali locali il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. L’ipotesi sarebbe quella di sottoporre al test sierologico i viaggiatori in arrivo. A fare da apripista, prima ancora di voli di linea, charter e traghetti, dovrebbero essere i jet privati, i primi a poter collegare il continente con la Sardegna.
Per l’accesso alla spiagge libere, poi, è previsto il numero chiuso, con controlli di droni e vigili tra i bagnanti.
Sulla vacanze green, invece, Costa precisa che il suo dicastero favorirà il turismo nei parchi e nelle aree marine protette: “All’Asinara - aggiunge - abbiamo già svolto attività online, inoltre stiamo accelerando sulle caratterizzazioni per le bonifiche nel Sulcis”. S. G.

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