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La speranza Mar Rosso

Nell'inchiesta di TTG Italia le adv parlano di un ritorno della destinazione

Il ritorno del Mar Rosso, e dell’Egitto tout court, di cui parlano fin da inizio anno i tour operator, sicuramente c’è, ma forse in misura leggermente inferiore rispetto alle aspettative dei mesi scorsi.

È questo il dato che emerge dalla grande inchiesta lanciata da TTG Italia fra le agenzie di viaggi, che hanno accettato di rispondere a una serie di domande per scattare una fotografia della ripresa della destinazione.

Il selfie delle agenzie sul Mar Rosso racconta, quindi, di una percentuale di incremento che si inserisce in una forbice del 5-10 per cento, un po’ lontana dai numeri delle previsioni di inizio 2018. Vero è che la crescita sembra essere incrementale e che il banco di prova a cui è attesa la meta è quello delle vacanze di Pasqua, che dovrebbero dare una cartina di tornasole più completa dell’andamento del prodotto.

Vero è anche, però, che le agenzie dicono di essersi sentite un po’ abbandonate dagli operatori. Il 41,7 per cento dei dettaglianti sostiene di essere soggetto attivo della ripartenza dell’Egitto, che senza la loro attività propositiva non sarebbe tornato a nuova vita. E lamentano una programmazione ancora troppo avara, che mantiene i prezzi al di sopra del livello che consentirebbe di vendere meglio e di più.

Ma i tour operator non ci stanno e rivendicano con forza investimenti e impegno costante per mantenere e rafforzare una destinazione che sembrerebbe, quest’anno, avere finalmente ripreso la strada della crescita. Parlano quindi di voli supplementari, di milioni investiti e di campagne di marketing e formazione delle agenzie che non si sono interrotte neppure nei periodi più bui del prodotto. Lucidamente, c’è poi chi inquadra una via di mezzo: se è vero che i t.o. hanno in alcuni casi preferito dirottare sforzi e attenzioni su altre mete, anche da parte della distribuzione non c’è stata sempre sui clienti finali un’informazione del tutto corretta.

Che per rilanciare la destinazione deve, fondamentalmente, dire una cosa sola: la sicurezza di Egitto e Mar Rosso è garantita come in qualunque altra destinazione del mondo, oggi come oggi. Un messaggio che, pare, molti clienti abbiano già capito da soli.
Cristina Peroglio

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