I portali sono strumenti sul web nelle mani degli agenti di viaggi.
“Dunque, non è affatto vero che con l’avvento di internet le agenzie di viaggi sono morte e, quindi, destinate a scomparire”. Ci mette un po’ di rabbia e un po’ di ironia, ma anche parecchia esperienza, Tullio Pitta, fondatore e titolare dall’agenzia 5 Giornate di Milano. Che ha deciso di condurre una sorta di battaglia di categoria nella quale, però, dice di non trovare alleati: “Noi agenti non siamo capaci di fare quadrato, non siamo un comparto unito. E il caso dei portali di prenotazione è un esempio: le agenzie hanno bisogno di strumenti efficaci, performanti, comodi”.
Pitta si lancia in esempi concreti: “Non esiste un unico sistema che mi permetta di cercare una camera d’albergo come richiesta dal cliente. Ci sono diversi portali, con diversi prezzi, e che funzionano con modalità differenti, anche in fase di pagamento. E quindi si perde tempo perché la ricerca è lunga: si passa da un portale all’altro, poi se si deve aggiungere un volo o un treno si deve cambiare completamente piattaforma”.
E aggiunge: “All’estero esistono casi di piattaforme informatiche che si interfacciano con tutti i venditori e tutti i consolidatori. È stata una battaglia vinta degli agenti che hanno fatto quadrato, battendosi insieme. Noi invece ci teniamo sistemi che non parlano tra loro e che ci fanno solo perdere tempo”.
In questa visione pessimista c’è comunque spazio per qualche caso virtuoso: “Anche in Italia ci sono poi esempi validi. Apprezzo molto chi dà la possibilità di stampare subito il voucher per il cliente e chi mi permette di personalizzarlo. È importante per il cliente aver qualcosa in mano quando esce dalla mia agenzia, qualcosa che certifichi il fatto che sia stato effettuato un acquisto”.
Un sistema unico, il plus che manca
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