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Il successo di un regalo

Piacciono, le richieste sono sempre in crescita e, in alcuni periodi dell’anno, sembrano essere l’arma in più per vendere.

I cofanetti regalo non sembrano perdere lo slancio con cui sono stati accolti sul mercato dopo il loro debutto iniziale. Almeno, questo è il trend indicato anche dall’indagine Gfk Retail and Technology Italia sul turismo organizzato nel primo trimestre 2012.

A fronte di un calo generale del giro d’affari, infatti, il fatturato dei cofanetti si è rivelato in crescita per tutte le tipologie di proposta. Nelle agenzie il prodotto ha portato, nel corso dei primi tre mesi dell’anno, un giro d’affari di 16 milioni di euro. La conferma del successo arriva direttamente dalle agenzie, che testimoniano come le richieste si indirizzino verso il cofanetto proprio come una soluzione regalo. “Ne vendiamo per i compleanni - conferma Emanuele Ferronato, responsabile di agenzia per Last Minute Tour Corso Lecce a Torino - soprattutto i pacchetti per il weekend o quelli con una notte unica”.

Il concetto di alternativa regalo è passato perfettamente, tanto è vero che il prodotto mostra una stagionalità abbastanza spiccata. “La proposta funziona, ma è legata al periodo - conferma Alberto Lagozino, addetto vendite di Compas Viaggi a Torino -. D’estate li vendiamo poco, vanno molto a Natale o a Capodanno”. “Hanno dato buoni risultati nel periodo natalizio soprattutto i box benessere - dice ancora Elena Chiabotto, addetta vendite dell’agenzia Last Minute Tour Settembre a Torino - anche per i prezzi, che vanno da 129 euro per due persone a salire, fino ad arrivare a 350 euro a coppia”.

Prezzi per tutti
i budget di spesa

E proprio i prezzi sono una delle chiavi del successo di questo prodotto. Si trovano, infatti, soluzioni regalo per diverse tasche: “Esistono cofanetti da una sola notte - dice Fabrizio Marzano, contitolare di Atollo Viaggi a Roma - a partire da 69 euro, a salire”.

Ma non è detto che il più economico sia sempre quello di maggiore successo: “Non si può dare una regola ben definita - dice Italia Parente, titolare di Maeva Viaggi a Napoli -. Dipende dal tipo di regalo che il cliente vuole fare, se è un cliente singolo o se è un gruppo di amici. Insomma, entrano in campo numerose variabili”.

Una questione
di immagine

Quello che è certo è che i margini per le agenzie non sono molto appetibili. “Se va bene - dice Gabriele Misiano, titolare di Fox Viaggi a Milano - su un cofanetto abbiamo il 5 o 6 per cento di margine, non da arricchirsi”.

Qualcosa in più si riesce a far rientrare se il destinatario finale viene a perfezionare il viaggio in agenzia: solitamente, infatti, la gift box comprende solo il soggiorno, mentre il trasferimento è a cura del cliente. “Un minimo di margine in più in quel caso c’è” dice Ferronato di Last Minute Tour Corso Lecce a Torino. Ma, fondamentalmente, le adv vendono i cofanetti per una questione di immagine: “Non c’è un ritorno economico immediato - spiega ancora Parente di Maeva Viaggi a Napoli -. Diciamo che si dà un servizio a cliente e serve a dare un’immagine di maggiore completezza dell’offerta”.

Anche perché, e su questo le agenzie puntano severamente il dito, la gift box di viaggio viene venduta un po’ dappertutto, dalle librerie alla grande distribuzione. “Sarebbe meglio fossero riservate alla distrubuzione di viaggi - dice Lagozino di Compas Viaggi a Torino - altrimenti mi metto anche io a vendere lavatrici”.

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