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Le scatole dei desideri

I dettaglianti confermano la grande richiesta in particolare nei periodi legati alle festività: fra le diverse proposte vince il segmento benessere

Il viaggio in scatola regalo. È stata questa l’intuizione che ha portato al successo i cofanetti, che hanno ormai un ruolo consolidato nell’industria delle vacanze.

Secondo l’ultima indagine realizzata da Gfk, infatti, nei primi tre mesi dell’anno, a fronte di un giro d’affari che in agenzia di viaggi ha riscontrato una frenata, il prodotto cofanetto ha fatto registrare al contrario un incremento nel fatturato, con 16 milioni di euro di revenue.
Le agenzie confermano il successo del prodotto, soprattutto in periodi chiave dell’anno, come Natale, in cui molti scelgono di regalare una gift box. Tanto è vero che la seconda indagine ‘Il regalo perfetto’, realizzata da Ipsos Marketing, evidenzia come il cofanetto sia il più gift più apprezzato dal 79 per cento degli italiani.

Ma la distribuzione organizzata di viaggi non ama in modo particolare la soluzione cofanetto. I margini sono decisamente ridotti e spesso i dettaglianti attrezzano le loro agenzie con cofanetti ed espositori più per una questione di immagine e di servizio completo al cliente che per il ritorno economico immediato che possono ricavarne.

Anche e soprattutto per questo, alcuni agenti hanno deciso di cavalcare la tigre del successo e hanno dato vita a una serie di esperimenti, con la confezione in autonomia di cofanetti veicolati attraverso diversi canali. I vantaggi, in questo caso, vanno sia nelle tasche dei clienti che in quelle dei dettaglianti. L’utilizzatore finale del cofanetto ‘d’agenzia’, infatti, ha la possibilità di sfruttare un prodotto realizzato su misura, che comprende sia il trasporto che il soggiorno e risponde appieno alle esigenze. Il dettagliante, invece, aumenta in modo consideravole le possibilità di guadagno.

Anche perché, fa sapere la distribuzione, uno dei ‘difetti’ del cofanetto è proprio, spesso, quello di non rispondere perfettamente alle esigenze di chi riceve il regalo, con la conseguenza che si finisce per non utilizzarlo. Un problema per altro ben noto ai produttori delle gift box, che, infatti, hanno attivato una serie di iniziative per permettere agli utenti finali di poter accedere con maggiore comodità ai servizi proposti. Ma il rischio rimane, e il cliente, dicono le agenzie, si può tranquillamente conquistare.

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